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lunedì, agosto 24, 2020

Una vita bruciata
















Le responsabilità della famiglia sono evidenti, ma il degrado è colpa del capitalismo. Leggi P.P.P.

Pasolini è il grande diagnostico della rivoluzione antropologica in Italia, quella rivoluzione per cui dalla metà degli anni 50 alla metà degli anni 60 avviene un passaggio velocissimo da un mondo tradizionale fondato su una concezione umanistica e solidale a un altro in cui trionfano egoismo, apparenza, vuoto morale.
E' il mondo del Nuovo Potere che nella sua ingannevole tolleranza persegue un'omologazione generalizzata.

28 commenti:


  1. L'io è quel complesso di esigenze e di evidenze che costituiscono il volto originale dell'uomo, la struttura dell'umana natura.
    Nel nostro io interagiscono la ragione e l'affettività. Il blocco di questa attività di interscambio causa la dissociazione dell'io.

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  2. La ragione corre verso l'alienazione e l'affettività si manifesta con un fascio di reazioni irragionevoli. L'uomo pensa di realizzare il proprio ideale invece asseconda il volere del Potere che dopo averlo privato dei desideri originari gli impone quelli falsi.

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  3. Le esigenze di un uomo pretendono di essere esaudite. Siccome l'uomo non ha la forza e l'intelligenza per realizzarle, di raggiungere cioè il traguardo che esse fanno prevedere, l'uomo dà forma a questa pretesa secondo la consistenza fragile e ultimamente illusoria che si chiama sogno, cosa molto diversa dall’ideale che rappresenta l’oggetto di perfezione per cui il cuore dell’uomo è fatto.

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  4. Nell'io interagiscono il cuore (affettività) e la ragione che fa da filtro.
    Per esempio in un giardino tu vedi qualcosa che somiglia all'insalata, e l'affettività ti spinge a prenderla e mangiarla. La ragione filtrando ti suggerisce di guardare cosa vuoi mangiare, e allora cammini piano e scopri un cartello con la scritta: erba avvelenata.

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  5. Immagine:

    una vita bruciata

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  6. Il fatto che la compagna di scuola scarichi il fidanzatino dopo due mesi per stare con un altro, una volta, secondo me, non è una cosa negativa..quando si è "piccoli" ci si stanca presto "del giocattolo", non si ha la maturità per dare valore alle cose..per capire il valore delle cose. Quello lo si capisce poi cresciuti, con il ricordo.
    Oggi invece è una cosa più pericolosa perché ad esempio i 13enni di oggi
    si approcciano al sesso in maniera diversa dai 13enni di una volta.
    La società di oggi vuole 18enni che siano già uomini. E i giovani si "bruciano".

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    1. Esatto. Prima era un gioco. Al massimo un bacetto :)

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    2. Scoprire se hai incontrato la persona che cercavi è un lavoro lungo
      Nel frattempo si controlla se il partner è bravo a far sesso🤢

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  7. "Bisognerebbe che i giovani leggessero questo post, anche se pochi lo capirebbero, presi come sono dal loro Io che non ammette autocritiche".

    I giovani faticano a capire tutto. Sono troppo giovani :). E' importante una corretta educazione da parte dei genitori, la trasmissione di valori. Ma in questa società i valori sono più dispersi. E per i genitori è difficile trasmetterli.

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  8. :( in questi giorni mi sono accorta dell'enorme differenza di come crescevamo anche solo 30 anni fa...non so ora li vedi al parco raramente, sono sempre impegnati o ai videogiochi oppure in giro ...i genitori in casa non ci sono mai e se ci sono li preferiscono davanti al videoghiochi...o i video di youtube insignificanti.

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    1. Hai centrato in pieno il comportamento dei genitori che essenzialmente è un cattivo esempio.

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  9. Diciamo che non è solo colpa loro, ma vedo anche molti genitori oggi giovanissimi tra l'altro, che sono i primi ad essere ancora bambini o bamboccioni e questo non aiuta a crescere diversamente dalla modalità che descrivevi tu salvo rare eccezioni.

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    1. A uno come te non poteva sfuggire la causa prima del degrado comportamentale dei giovani.

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    2. Le conseguenze dell'incapacità di rispettare le regole e raggiungere un equilibrio comportamentale.

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  10. È scesa intorno a 30 anni l'età più frequente nella quale avvengono i contagi da nuovo coronavirus. È quando emerge dall'ultimo monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e del ministero della Salute. “In Italia, come in Europa e globalmente, si è verificata una transizione epidemiologica dell'epidemia da Sars-CoV-2 - si legge nel documento - con un forte abbassamento dell'età mediana della popolazione che contrae l'infezione. L'età mediana dei casi diagnosticati nell'ultima settimana è di 30 anni”.

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  11. Tutto e subito non è il mio credo,le cose bisogna sudarsele,guadagnarsele.OLga

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    1. C'è anche più soddisfazione.
      Ciao OLga.

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  12. Una società che ha perso tanti valori.

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    1. Nello stesso tempo ha acquisito le negatività.
      Ciao Vincenzo.

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  13. I valori si sono persi, è una generazione atipica... per così dire... sono d'accordo con te!

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  14. Ciao Gus...cresceranno anche loro, si faranno le loro esperienze, cadranno e si rialzeranno, come del resto è accaduto a tutti noi. La vita è così: da giovane ti credi padrone del mondo e da adulto ti rendi conto che sei solo un punto minuscolo nell'universo che ti circonda. Ciao Gus...Sempre interessanti i tuoi post. Un abbraccio e un sorriso.

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    1. Non è facile rialzarsi. Perché infognarsi in esperienze a rischio?
      Ciao Vivì.

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  15. Ciao Gus. tanti giorni, nel mio paese senza internet, solo un saluto. Leggo dopo!

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  16. In parte non si può certo darti torto, Gus, ma in parte bisogna proprio dire che un mobdo così gliel'abbiamo consegnato noi (molti di noi, ovviamente, mica tutti). In parte po, bisogna dire che ogni generazione l'ha detto delle generazioni più giovani e ora, la parte dei vecchietti brontoloni tocca a noi.
    Finalmente! 😁

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  17. I giovani sono diversi, sono cambiati, soprattutto perché il mondo intorno a loro è cambiato. Ma chi lo ha cambiato? Chi glielo ha fatto trovare così?
    Tempi difficili, caro Gus.

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    1. Ognuno di noi può contrastare i comportamenti non graditi.
      Sì, i tempi sono difficili.
      Ciao Guido.

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  18. non sarà "tutta" colpa loro. ma in buona parte sì.
    lieto giorno

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