Un film di Andrew Niccol. Con Al Pacino, Winona Ryder, Catherine Keener, Evan Rachel Wood, Jason Schwartzman
Simone: bella, intelligente, docile e modesta, è l'attrice perfetta. Ma non è una donna in carne ed ossa, bensì una creatura virtuale, creata interamente al computer. Una commedia che è anche riflessione sul mondo del cinema.
Prima o poi la maschera deve cadere o comunque è meglio farlo subito per vivere in autenticità e libertà. Io ho vinto questa battaglia contro il vuoto esistenziale.
il primo è quello dell'apparenza nel senso che questa società premia spropositamente la bellezza esteriore (in tutti i sensi); il secondo piano è quello che vuoi essere, anticipando la società stessa che cerca di attribuirti un ruolo (o maschera) e in quel ruolo (maschera) rimani prigioniero giocoforza.
Il fatto che l'uomo percepisce che l'apparenza conta più della sostanza porta a una caduta della cultura, dei valori e dell'etica. La conseguenza è la fine del desiderio in senso esistenziale. Per te donna con gli attributi ben fatti ti chiedono di allungarti sopra un'automobile, oppure di fare l'ombrellina. Questa è la maschera e il ruolo che la società ( il Potere) ti dà, e se la togli appare un volto terrificante.
In sintesi è il concetto espresso bene da Erich Fromm in "Avere o essere?". Oggi più che mai, purtroppo, prevale l'avere inteso come "apparire" in tutte le sue sfaccettature. sinforosa
Mah dipende da cosa si intende per apparenze e quanto queste apparenze si identifichino o si scostino dagli stereotipi sociali: in effetti dalle apparenze si può capire molto. Tutto dipende dalla criticità dell'occhio che le osserva.
Riky, non puoi dire che anche un calciatore lavora con il proprio corpo. Il calciatore è un protagonista nell'incontro di calcio, mentre la donna è solo un simbolo sessuale per ricordare meglio al maschio l'automobile da acquistare.
Il Financial Times, lo sappiamo tutti che si occupa di economia e finanza, ma si diverte, anche, a censurare le cattive abitudini degli europei, ha pubblicato un servizio secondo il quale l'Italia è il paese più nudo d'Europa, intendendo la nudità esibita non solo nelle strade, ma in televisione, nella pubblicità, al cinema. Lanciare un frigorifero con una donna poco vestita è diventato una specie di must dal quale i nostri geni della comunicazione non sono capaci di sganciarsi. Ci si chiede: "Perché la donna si mette in mostra?". Per piacere personale o per piacere di mostrarsi al prossimo? Il filosofo e il semiologo non sanno dare risposte precise a questo interrogativo, forse retorico ma corrispondente a una realtà che stiamo vivendo giorno dopo giorno e non soltanto da adesso. il capitalismo è maschio e fa del mercato il suo dirigibile e sistemizza l'induzione al consumo tramite i media (tutti diretti da maschi). Risultato: una merce materiale ed immateriale vendibile ai maschi in cui le donne trovano azione da attrici: quindi vanno bene vallette, veline, ecc. Il potenziale di acquisto è sempre maschile, cioè quello che prevalentemente ha reddito e che caccia i soldi per l'acquisto del frigo. E dato che il sistema ha un congegno anestetizzante così ben fatto che nessuno si accorge di essere funzionale al mero denaro. Mi chiedo: le donne quando inizieremo seriamente a protestare? Molti pensano che soltanto mostrando il proprio corpo sia possibile attirare l'attenzione e l'interesse popolare con il risultato di scatenare le critiche di chi vorrebbe altri spettacoli e di chi per interesse che non è morale, come il settimanale inglese, non lascia passare occasione senza metterci alla berlina. Ma la strada è questa e forse dovremo percorrerla fino al traguardo della banalità. Non mi stancherò mai di dire che ormai viviamo in una società dove conta solo l'apparire, non la sostanza, e il corpo nudo è il simbolo stesso della mercificazione che ormai si fa anche dell'essere umano. Le donne non fanno nulla per invertire questa tendenza: anzi si preoccupano sempre più del loro aspetto e si mettono in competizione tra di loro, anziché rivendicare il diritto ad essere considerate persone e non oggetti.
Spesso è un peccato quando soprattutto comprendiamo diverse cose che conosciamo e con cui potremmo migliorare anche la vita degli altri, ma quando abbiamo l’opportunità succede che lo facciamo nel modo sbagliato. Il nostro impegno non raggiunge l’obiettivo. Ciao
Sfortunatamente, in questo momento molti giovani sono in competizione per essere visti nello stile di vita glamour per renderlo di classe agli occhi degli altri. "Tendenze" del genere hanno cominciato a emergere quando è apparso Instagram. Patetico ... vivere con finzione.
Anche i social sono un braccio armato del Potere e tutte le donne si mostrano con immagini bellissime. Invece sono la fotocopia di Rosalinda:
Mi chiamo Rosalinda ho 43 anni…e nella vita svolgo in un certo senso l’occupazione più noiosa per la maggior parte della popolazione italiana: studio!! Scrivo perché voglio condividere con voi un mio pensiero, una mia riflessione… …in breve!...il mio problema? “Falsifico sempre la mia identità, la mia personalità…dico sempre l’opposto delle mie caratteristiche fisiche ed anche caratteriali… forse perché non mi piaccio o forse perché vorrei essere tutto tranne che me stessa…non so… Eppure certi giorni mi fermo a riflettere e ripeto fra me: perché continuo a mascherare ciò che sono…mostrando invece un “agglomerato” di caratteristiche che insieme potrebbero “dar vita” ad un giornale di gossip?”” Cosa mi può rendere così debole, insicura dinanzi uno schermo?
Di statura sono bassa, diciamo altezza 130 centimetri e scrivo sempre l’opposto; i miei capelli sono neri ed invece “per tutti” sono biondi, lunghi e ricci…; i miei occhi sono piccoli ed aiutati dalle lenti correttive… ma per magia divengono verdi, grandi capaci di uno sguardo che lascia folgorati gli uomini ”fortunati” che riescono ad incrociare i loro occhi con i miei. Il mio seno nella vita reale è piccolo, quasi impercettibile alla vista del sesso maschile…ma basta un attimo per farlo divenire perfetto…pronto per un servizio fotografico destinato alla realizzazione di un calendario… Caratterialmente nella mia vita “anormale” sono petulante, estremamente fragile, ma anche cattiva, antipatica e noiosa. “Ciò che mi dispiace è che “tutti i miei amici on line mi conoscono” come l’aggressiva super sexy mangia uomini virtuale…” Adesso penso che abbiate capito il punto della mia discussione…ed è proprio per questo che voglio chiedervi: -“Avete mai provato a falsificare anche voi come me la vostra identità?” Se la vostra risposta equivale ad un sì vi prego di raccontarmi la vostra esperienza definendo anche la motivazione che vi ha portato a ciò. -Infine vi propongo di essere sinceri almeno per una volta con voi stessi…:”descrivetevi per come siete realmente nella vita di tutti i giorni…”. Spero che attraverso la lettura delle vostre parole riuscirò a trovare le risposte giuste che mi permetteranno di comprendere il perché ho necessariamente l’impulso di ricorrere ad un’altra me stessa per relazionarmi con il prossimo, e che magari non sono la sola in questo mondo a celarmi dietro un cavo telefonico.
Leggo ogni giorno storie come quella di Rosalinda e francamente non capisco, né comprendo. A me non piace bleffare e sono come dimostro di essere:mi conosci da un po', gus. Non mi nascondo. Non mi ritengo una donna avida, pettegola o curiosa. A volte mi arrabbio molto perché noto molta falsità, invidia e ipocrisia. Cambio spesso nick, questo si. È solo per prendermi in giro senza alcuna intenzione maligna. 🙂☺️. Ma so benissimo che esistono persone pessime nel web. Bastarde dentro, ma davvero. Sono bionda ma tinta. Nessun ritocco agli occhi (sono miei). Ho avuto solo una rottura di retina all'occhio destro e un distacco a quello sinistro. Attualmente sono un po' miope. I miei occhi variano di colore. Generalmente prevale il verde. Buon serata
Rosalinda rappresenta il falso. La menzogna. Mary è la verità, anche quando parla di cose inesistenti resta verità perché la sua buona fede non può essere messa in dubbio.
I often speak of the cynicism of Power that zeroes values, homologates behavior. There is only one fetish to idolize and it is called consumption. Man must not have spiritual desires but only think of the objects that mercatom imposes. Good week Evi.
Oggi il dramma più sconvolgente a mio avviso è che abbiamo superato il tempo della società dell'apparire e siamo ormai prepotentemente entrati nella società virtuale del voler stupire con ogni mezzo nonché della autoreferenziale convinzione di avere per forza un talento. Oggi più che mai anche il corpo è un triste talento con la differenza che con la rete lo gestisci tu e ti vendi con una assurda sensazione di orgoglio e stolta fierezza. Oggi siamo forse entrati in una vera e propria, a tutti gli effetti, trash society
..però, se è stata brava ad investire il ricco cachet, ora se la ride di noi che ci spacchiamo la schiena fino a settantanni... a proposito... che mi dici della conversione di Silvia Romano? Franco Battaglia POSTODIBLOGGO
Purtroppo, nella nostra società, l'apparire prevale sull'essere e questo falsa ogni rapporto. Poca sostanza e molta vanità in questo nostro mondo. Un salutone a te.
Immagine:
RispondiEliminaCome creare un volto di una persona che non esiste nella realtà.
Prima o poi la maschera deve cadere o comunque è meglio farlo subito per vivere in autenticità e libertà. Io ho vinto questa battaglia contro il vuoto esistenziale.
Elimina
EliminaDistinguerei due piani:
il primo è quello dell'apparenza nel senso che questa società premia spropositamente la bellezza esteriore (in tutti i sensi);
il secondo piano è quello che vuoi essere, anticipando la società stessa che cerca di attribuirti un ruolo (o maschera) e in quel ruolo (maschera) rimani prigioniero giocoforza.
Il fatto che l'uomo percepisce che l'apparenza conta più della sostanza porta a una caduta della cultura, dei valori e dell'etica. La conseguenza è la fine del desiderio in senso esistenziale. Per te donna con gli attributi ben fatti ti chiedono di allungarti sopra un'automobile, oppure di fare l'ombrellina. Questa è la maschera e il ruolo che la società ( il Potere) ti dà, e se la togli appare un volto terrificante.
EliminaFalso anche perché elaborato da un programma che crea volti inesistenti.
EliminaIn sintesi è il concetto espresso bene da Erich Fromm in "Avere o essere?".
RispondiEliminaOggi più che mai, purtroppo, prevale l'avere inteso come "apparire" in tutte le sue sfaccettature.
sinforosa
Bisogna essere sempre se stessi.
RispondiEliminaSereno pomeriggio.
Vincenzo, specialmente nei giovani chi non segue certe mode viene emarginato.
RispondiEliminaMah dipende da cosa si intende per apparenze e quanto queste apparenze si identifichino o si scostino dagli stereotipi sociali: in effetti dalle apparenze si può capire molto. Tutto dipende dalla criticità dell'occhio che le osserva.
RispondiEliminaRiky, non puoi dire che anche un calciatore lavora con il proprio corpo.
RispondiEliminaIl calciatore è un protagonista nell'incontro di calcio, mentre la donna è solo un simbolo sessuale per ricordare meglio al maschio l'automobile da acquistare.
Il Financial Times, lo sappiamo tutti che si occupa di economia e finanza, ma si diverte, anche, a censurare le cattive abitudini degli europei, ha pubblicato un servizio secondo il quale l'Italia è il paese più nudo d'Europa, intendendo la nudità esibita non solo nelle strade, ma in televisione, nella pubblicità, al cinema.
RispondiEliminaLanciare un frigorifero con una donna poco vestita è diventato una specie di must dal quale i nostri geni della comunicazione non sono capaci di sganciarsi.
Ci si chiede: "Perché la donna si mette in mostra?".
Per piacere personale o per piacere di mostrarsi al prossimo?
Il filosofo e il semiologo non sanno dare risposte precise a questo interrogativo, forse retorico ma corrispondente a una realtà che stiamo vivendo giorno dopo giorno e non soltanto da adesso.
il capitalismo è maschio e fa del mercato il suo dirigibile e sistemizza l'induzione al consumo tramite i media (tutti diretti da maschi). Risultato: una merce materiale ed immateriale vendibile ai maschi in cui le donne trovano azione da attrici: quindi vanno bene vallette, veline, ecc. Il potenziale di acquisto è sempre maschile, cioè quello che prevalentemente ha reddito e che caccia i soldi per l'acquisto del frigo. E dato che il sistema ha un congegno anestetizzante così ben fatto che nessuno si accorge di essere funzionale al mero denaro. Mi chiedo: le donne quando inizieremo seriamente a protestare?
Molti pensano che soltanto mostrando il proprio corpo sia possibile attirare l'attenzione e l'interesse popolare con il risultato di scatenare le critiche di chi vorrebbe altri spettacoli e di chi per interesse che non è morale, come il settimanale inglese, non lascia passare occasione senza metterci alla berlina.
Ma la strada è questa e forse dovremo percorrerla fino al traguardo della banalità.
Non mi stancherò mai di dire che ormai viviamo in una società dove conta solo l'apparire, non la sostanza, e il corpo nudo è il simbolo stesso della mercificazione che ormai si fa anche dell'essere umano.
Le donne non fanno nulla per invertire questa tendenza: anzi si preoccupano sempre più del loro aspetto e si mettono in competizione tra di loro, anziché rivendicare il diritto ad essere considerate persone e non oggetti.
Spesso è un peccato quando soprattutto comprendiamo diverse cose che conosciamo e con cui potremmo migliorare anche la vita degli altri, ma quando abbiamo l’opportunità succede che lo facciamo nel modo sbagliato. Il nostro impegno non raggiunge l’obiettivo.
RispondiEliminaCiao
Il Potere ha armi diaboliche e difficilmente ci fa scegliere.
EliminaSfortunatamente, in questo momento molti giovani sono in competizione per essere visti nello stile di vita glamour per renderlo di classe agli occhi degli altri. "Tendenze" del genere hanno cominciato a emergere quando è apparso Instagram.
RispondiEliminaPatetico ... vivere con finzione.
Anche i social sono un braccio armato del Potere e tutte le donne si mostrano con immagini bellissime. Invece sono la fotocopia di Rosalinda:
RispondiEliminaMi chiamo Rosalinda ho 43 anni…e nella vita svolgo in un certo senso l’occupazione più noiosa per la maggior parte della popolazione italiana: studio!!
Scrivo perché voglio condividere con voi un mio pensiero, una mia riflessione…
…in breve!...il mio problema?
“Falsifico sempre la mia identità, la mia personalità…dico sempre l’opposto delle mie caratteristiche fisiche ed anche caratteriali… forse perché non mi piaccio o forse perché vorrei essere tutto tranne che me stessa…non so…
Eppure certi giorni mi fermo a riflettere e ripeto fra me: perché continuo a mascherare ciò che sono…mostrando invece un “agglomerato” di caratteristiche che insieme potrebbero “dar vita” ad un giornale di gossip?”” Cosa mi può rendere così debole, insicura dinanzi uno schermo?
Di statura sono bassa, diciamo altezza 130 centimetri e scrivo sempre l’opposto; i miei capelli sono neri ed invece “per tutti” sono biondi, lunghi e ricci…; i miei occhi sono piccoli ed aiutati dalle lenti correttive… ma per magia divengono verdi, grandi capaci di uno sguardo che lascia folgorati gli uomini ”fortunati” che riescono ad incrociare i loro occhi con i miei. Il mio seno nella vita reale è piccolo, quasi impercettibile alla vista del sesso maschile…ma basta un attimo per farlo divenire perfetto…pronto per un servizio fotografico destinato alla realizzazione di un calendario…
EliminaCaratterialmente nella mia vita “anormale” sono petulante, estremamente fragile, ma anche cattiva, antipatica e noiosa.
“Ciò che mi dispiace è che “tutti i miei amici on line mi conoscono” come l’aggressiva super sexy mangia uomini virtuale…”
Adesso penso che abbiate capito il punto della mia discussione…ed è proprio per questo che voglio chiedervi:
-“Avete mai provato a falsificare anche voi come me la vostra identità?”
Se la vostra risposta equivale ad un sì vi prego di raccontarmi la vostra esperienza definendo anche la motivazione che vi ha portato a ciò.
-Infine vi propongo di essere sinceri almeno per una volta con voi stessi…:”descrivetevi per come siete realmente nella vita di tutti i giorni…”.
Spero che attraverso la lettura delle vostre parole riuscirò a trovare le risposte giuste che mi permetteranno di comprendere il perché ho necessariamente l’impulso di ricorrere ad un’altra me stessa per relazionarmi con il prossimo, e che magari non sono la sola in questo mondo a celarmi dietro un cavo telefonico.
Leggo ogni giorno storie come quella di Rosalinda e francamente non capisco, né comprendo. A me non piace bleffare e sono come dimostro di essere:mi conosci da un po', gus. Non mi nascondo. Non mi ritengo una donna avida, pettegola o curiosa. A volte mi arrabbio molto perché noto molta falsità, invidia e ipocrisia. Cambio spesso nick, questo si. È solo per prendermi in giro senza alcuna intenzione maligna. 🙂☺️. Ma so benissimo che esistono persone pessime nel web. Bastarde dentro, ma davvero.
RispondiEliminaSono bionda ma tinta. Nessun ritocco agli occhi (sono miei). Ho avuto solo una rottura di retina all'occhio destro e un distacco a quello sinistro.
Attualmente sono un po' miope. I miei occhi variano di colore. Generalmente prevale il verde.
Buon serata
Rosalinda rappresenta il falso. La menzogna.
EliminaMary è la verità, anche quando parla di cose inesistenti resta verità perché la sua buona fede non può essere messa in dubbio.
La stessa cosa p,iù o meno, vale anche per te. Fiducia reciproca. 🙂
RispondiEliminaCome sempre
Notte
Certo. E' stato sempre così.
EliminaBuona settimana.
Sounds like terrible! Even when the Power throws it into the garbage bin.
RispondiEliminaInteresting post with great thought.
Enjoy your Sunday :)
I often speak of the cynicism of Power that zeroes values, homologates behavior. There is only one fetish to idolize and it is called consumption. Man must not have spiritual desires but only think of the objects that mercatom imposes.
RispondiEliminaGood week Evi.
Oggi il dramma più sconvolgente a mio avviso è che abbiamo superato il tempo della società dell'apparire e siamo ormai prepotentemente entrati nella società virtuale del voler stupire con ogni mezzo nonché della autoreferenziale convinzione di avere per forza un talento. Oggi più che mai anche il corpo è un triste talento con la differenza che con la rete lo gestisci tu e ti vendi con una assurda sensazione di orgoglio e stolta fierezza. Oggi siamo forse entrati in una vera e propria, a tutti gli effetti, trash society
RispondiEliminaIl processo è irreversibile.
Elimina..però, se è stata brava ad investire il ricco cachet, ora se la ride di noi che ci spacchiamo la schiena fino a settantanni...
RispondiEliminaa proposito... che mi dici della conversione di Silvia Romano?
Franco Battaglia POSTODIBLOGGO
A vederla sembrava contentissima a tornare tra gli "infedeli" Mi sembra chiaro che la conversione è la parte politica del rilascio della ragazza.
EliminaCiao Gus, scusa ma sono esausta dal lavoro e non riesco a commentare in modo adeguato questa tua profonda riflessione.
RispondiEliminaTi lascio un saluto!
Grazie Joanna.
EliminaA presto.
Buona notte Gus O.
RispondiEliminaGrazie Francesco.
RispondiEliminaDormiamo in pace.
Purtroppo, nella nostra società, l'apparire prevale sull'essere e questo falsa ogni rapporto. Poca sostanza e molta vanità in questo nostro mondo. Un salutone a te.
RispondiEliminaSarà sempre peggio. Tecnologia e intelligenza artificiale si sostituiscono all'uomo.
EliminaCiao.