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sabato, aprile 11, 2020

Credere





Lc 14,15-24

Un uomo fece una volta un grande banchetto e invitò molta gente. All'ora del pranzo mandò uno dei suoi servi a dire agli invitati: "Tutto è pronto, venite!". Ma, uno dopo l'altro, gli invitati cominciarono a scusarsi. Uno gli disse: "Ho comprato un terreno e devo andare a vederlo. Ti prego di scusarmi". Un altro gli disse: "Ho comprato cinque paia di buoi e sto andando a provarli. Ti prego di scusarmi". Un terzo invitato gli disse: "Mi sono sposato da poco e perciò non posso venire".
Quel servo tornò dal suo padrone e gli riferì tutto. Il padrone di casa allora, pieno di sdegno, ordinò al suo servo: "Esci subito e va per le piazze e per le vie della città e fa' venire qui, al mio banchetto, i poveri e gli storpi, i ciechi e gli zoppi".
Più tardi il servo tornò dal padrone per dirgli: "Signore, ho eseguito il tuo ordine, ma c'è ancora posto".
Il padrone allora disse al servo: "Esci di nuovo e va' per i sentieri di campagna e lungo le siepi e spingi la gente a venire. Voglio che la mia casa sia piena di gente. Nessuno di quelli che ho invitato per primi parteciperà al mio banchetto, ve lo assicuro!".
Noi alla chiamata di Dio possiamo rispondere con un sì o con un no in base al principio del libero arbitrio. Quelli che dicono no si autoescludono. Il vangelo si riferisce ai farisei che alla fine ammazzarono Cristo portando ai limiti estremi il loro rifiuto alla chiamata di Dio.
Il perdono di Dio è in rapporto a un cambiamento di chi ha peccato. Senza questa condizione cosa dovrebbe perdonare Dio?
Gesù ci indica un modo di vivere in questo mondo per accettare l'invito di Dio. Non ci sono forzature, ma scelte. A noi viene posta la stessa domanda fatta da Cristo ai discepoli: "Chi credete che io sia?" Solo Pietro illuminato dallo Spirito Santo rispose adeguatamente: "Tu sei il Figlio del Dio vivente". Mi sembra esplicito che si diventa cristiani credendo senza riserve alla sequela: Incarnazione, Morte e Risurrezione.

37 commenti:

  1. Gli eletti erano i Farisei, hanno detto no a Cristo, definendolo un bugiardo e Dio li ha condannati.
    Gli altri sono i semplici, i poveri in spirito, tutti quelli indicati da Cristo nel discorso della montagna.
    La povertà come stato d’animo, intesa come umiltà, è ammettere che siamo niente , non abbiamo niente quando guardiamo le cose materiali con il giusto distacco.
    I lacci delle nostre “ricchezze” rappresentano un ostacolo insormontabile. Fino a quando dobbiamo recitare un rosario, una novena, ci può stare bene ma quando dobbiamo rinunciare alle nostre sicurezze date dalle cose, allora iniziano i problemi.

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    1. La Chiesa veicola il divino servendosi dell'umano e l'errore è molto probabile.
      Di questi errori non si sono scandalizzati né San Francesco, e nemmeno Santa Caterina che invia lettere di fuoco al Papa di Avignone, invitandolo ad essere uomo e riportare la Chiesa a Roma.
      Ebbene, se non si sono scandalizzati i santi, perché dovremmo farlo noi? Lo scandalizzarsi è di chi non vuol aderire e cerca scuse per non rispettare Comandamenti e Vangeli.

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    2. Giunto nella regione di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». 16
      Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

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  2. Gesù dice: « Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla » (Gv 15,5). Il frutto indicato in questa parola è la santità di una vita fecondata dall'unione con Cristo. Quando crediamo in Gesù Cristo, comunichiamo ai suoi misteri e osserviamo i suoi comandamenti, il Salvatore stesso viene ad amare in noi il Padre suo ed i suoi fratelli, Padre nostro e nostri fratelli. La sua persona diventa, grazie allo Spirito, la regola vivente ed interiore della nostra condotta. « Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati » (Gv 15,12).

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  3. Immagine:

    Possible ricerca correlata: Dio non è dei morti ma dei viventi.

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  4. Tantissimi auguri Gus, buona Pasqua...

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  5. Giovanni (20,1-9)
    In particolare:
    ....Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
    Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario- che era stato sul suo capo- non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
    Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
    Il corpo di Gesù, risorgendo, non si era strappato di dosso le scomode fasciature, ma egli ne era uscito senza scomporle, come se il corpo di Gesù fosse svanito dall’interno del lenzuolo (sindone) che l’avvolgeva e quindi la sindone e le fasce, non avendo più cosa avvolgere, si sono semplicemente afflosciate su se stesse.
    Pietro e Giovanni temevano che il corpo di Gesù fosse stato rubato. Giovanni, invece, constatò che gli elementi erano esattamente nella stessa posizione dove erano stati lasciati 3 giorni prima, durante la sepoltura.
    Il telo di lino che avvolgeva Gesù era dove prima giaceva il suo corpo, cioè sulla pietra sepolcrale, afflosciato e non srotolato.
    Poco prima vi è Maria di Magdala che giunge al sepolcro, e pensa che Gesù sia stato portato via.
    I due uomini arrivano dopo, e Giovanni credette per amore. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura dice l'apostolo.
    Se non avevano ancora compreso la Scrittura, la Parola, in base a cosa credettero?
    A me ha sempre colpito questo passaggio, di Giovanni che arriva, si china, vede, ma non entra, per lasciare entrare Pietro, il più anziano, colui che Gesù scelse come pietra della Chiesa, lo fa entrare, e poi entra. Il significato è evidente: la priorità della Chiesa.

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    1. Nel Vangelo di Marco leggo che Giuseppe avvolse con il lenzuolo il corpo di Gesù e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia e poi fece rotolare una pietra all'entrata del sepolcro.
      Per questo la mattina Maria di Magdala va per pregare e non per imbalsamare il corpo di Cristo con olio aromatico.
      Perché non poteva farlo. Le pietre fatte rotolare all'ingresso del sepolcro con si aprono con le chiavi.

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    2. La descrizione del vangelo segnala con straordinaria precisione quello che contemplarono attoniti i due apostoli. Era umanamente inspiegabile l'assenza del corpo di Gesù. Era fisicamente impossibile che qualcuno lo avesse rubato, giacché per estrarlo fuori dal lenzuolo mortuario, si sarebbe dovuto svolgere i teli e il sudario, e questi sarebbero restati lì sciolti. Però loro avevano di fronte ai loro occhi le lenzuola e il sudario così come erano quando avevano lasciato lì il corpo del Maestro, nel pomeriggio del venerdì. L’unica differenza è che il corpo di Gesù non era più lì. Tutto il resto rimaneva al suo posto.

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  6. Che sia per tutti una resurrezione e un superamento dei problemi che finora hanno contraddistinto questo 2020.

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  7. Buona Pasqua Gus con tanta gioia!

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  8. Bellissima questa parabola: l'amore di Gesù Cristo verso gli Ultimi, che invita e accoglie nel suo Regno. Ne parlavamo anche da me, nel post su Fabrizio De Andrè.
    Sono felice di questo parallelo tra i nostri due siti.
    Un abbraccio Gus e tanti auguri di buona Pasqua.

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    1. C'è una terribile mancanza di abbracci.
      Buona Pasqua Riki.

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  9. Se Cristo non fosse risorto la nostra fede risulterebbe vana. La risurrezione è il perno su cui ruota la fede cristiana. Conosco molti devoti cristiani che faticano a credere alla risurrezione, ma senza di essa Cristo si ridurrebbe a un grande uomo-profeta vissuto duemila anni fa.
    Buona Pasqua di risurrezione, Gus.
    sinforosa

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    1. Se non fosse risorto Cristo sarebbe un ciarlatano, anzi i Vangeli diventerebbero bufale, perché a scriverli non è stato Gesù.

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  10. "Quelli che dicono no si autoescludono. Il vangelo si riferisce ai farisei che alla fine ammazzarono Cristo portando ai limiti estremi il loro rifiuto alla chiamata di Dio.!
    Stai dicendo un'eresia, laica,, un'eresia nei riguardi di coloro che seguono un'etica altrettanto valida, basata sulla legge e la comprensione lo spirito umanitario. Mi sembri un fanatico musulmano
    Cri

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    1. "Autoescludono" è un modo per dire che inferno e fiamme sono simboli. L'esclusione riguarda l'amore di Dio rifiutato.
      Lo spirito umanitario è qualcosa si soggettivo e varia da persone a persona. Attraverso i Comandamenti Dio ha detto cosa reputa essenziale entrare nel Regno dei cieli.
      Non esiste una bibbia laica. Chi lascia senza validi morivi una moglie per prenderne un'altra non obbedisce a nessuna etica.
      Comprendere non significa niente. Tu comprendi un pedofilo, uno stupratore.
      Nessun fondamentalismo. Dio è contro. Basta leggere la parabola del samaritano. Nessun fanatismo . Io sono una che pecca, ne è consapevole e non giudica gli altri.

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  11. Magari si autoescludono dai principi di una Chiesa che si è autoesclusa da tempo...

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    1. La Chiesa veicola il divino. Nessuno è capace di farlo. La Chiesa sbaglia ma la sua funzione è insostituibile.
      Io credo ai vangeli e quando dicono che gli Inferi non prevarranno su di essa. Nel tempo la Chiesa riconosce i suoi errori. Vedi Galileo Galilei.

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  12. Non voglio ripetermi. Per comprendere una realtà bisogna viverla.
    Entrate nelle parrocchie, ascoltate la messa, confessatevi e fate entrare dentro di voi il corpo e il sangue di Cristo.
    Divorzio e aborto immotivati non possono appartenere a una cultura laica. Sono peccati gravi. L'odio, la vendetta il disprezzo non dovrebbero infangare la cultura laica.

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  13. Io non aggiungo niente di mio. Seguo Comandamenti, vita d Cristo, S.Agostino, Tommaso d'Aquino, san Francesco, madre Teresa. Seguo anche tante persone che amano il proprio prossimo meglio di me.

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  14. Se non ci si pente o se non si usano i propri errori per migliorarsi ed imparare qualcosa di buono non credo si dovrebbe nemmeno chiedere (o peggio, pretendere) il perdono. In generale, non solo verso Dio.
    Io per esempio cerco di essere molto onesta e se non mi pento di una cosa che ho fatto, pur sbagliando, lo riconosco e lo accetto senza sperare che gli altri mi perdonino o facciano finta di niente...
    Tanti auguri di buona Pasqua Gus :-*

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    1. Il perdono è anche un qualcosa di intelligente, qualcosa che è molto lontana dalla vendetta. Dobbiamo fermarci alla giustizia.
      Se uno fa del male a me o a una persona che mi è cara, non risolve niente augurarsi il male dell'altro. Se uno ha ammazzato mio figlio non è che vendicandomi mio figlio torna in vita. E' giusto che chi ha commesso un reato debba essere sottratto alla vita della comunità. Il carcere, se previsto, è giusto, ma solo per sperare che chi ha fatto del male possa tornare tra le persone dopo aver compreso il suo errore.
      A me dispiace essere scacciato per cose sciocche o pregiudizi. Io non ho nessuno da perdonare.
      Buona Pasqua Paola.

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  15. Però Gus, non credevo tu fossi un fervente credente. Buona Pasqua. Incarnazione, morte e resurrezione sono il grande ciclo della vita, ma non riguardano il singolo individuo.

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    1. Io sono sicuro che qualsiasi aggettivo che si usa accanto a credente o cattolico sia un errore. Sento dire cattolico del dissenso, cattolico fondamentalista, cattolico tollerante. E' sbagliato. Per me uno o è cattolico o non lo è. Si tratta di una scelta di vita. Questo non significa sentirsi migliore di un altro. Stranamente quasi tutti i miei amici erano atei.
      Per l'ennesimo volta ricordo la parabola del buon samaritano.
      E' Gesù stesso che ci spiega il significato dell'amore verso il prossimo. Cara Inge io so bene quando sbaglio. Nessuno sfugge dal peccato.

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  16. L'unica certezza é l'amore di Dio che nonostante i nostri comportamenti, le nostre dimenticanze, i nostri errori Lui ci é sempre accanto pronto a sorreggerci, a perdonarci, a confortarci....buona giornata dell'Angelo!

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  17. Sei davvero in gamba, sei un vero teologo e lo dico con tutta la stima possibile. Io sono meno ferrato in questi ambiti, ma forse è vero mi sono autoescluso senza arrivare al livello dei farisei. Io ho in me una forte spiritualità ma non riesco ad associarla ad una qualsiasi religione. Buona Pasquetta Gus sei una bella persona

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    1. Grazie Daniele.
      Teologo è una parola grossa. Ho solo seguito tre corsi.
      Siamo tutti belli quando nelle nostre parole e nelle azioni c'è sempre l'onestà.

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  18. Il Signore è risorto!
    Gesù risorga in noi e noi impegnamoci a vivere di Lui, del suo Vangelo,camminando in una vita nuova di amore e per amore.
    Buona Pasqua August.
    grazie
    Dani

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    1. Ciao Dani.
      E' morto per il perdono dei peccati dell'uomo, di ieri, di oggi e di domani.

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  19. È vero c è chi si autoesclude. In questo caso chi è stato chiamato per primo ha rinunciato ad un'opportunità. I poveri e gli ultimi son stati accolti al loro posto. Io credo anche che ci sia una possibilità di essere raccolto per chi si è ravveduto in quell'ottica di " misericordia e non sacrificio" che è propria del cristianesimo. Un caro saluto a te.

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  20. Penso che solo attraverso la Misericordia potremo essere perdonati.
    Ciao.

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