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giovedì, gennaio 02, 2020

La bugia








Se punta il dito, sta mentendo.
Se qualcuno sta mentendo, ha tutto l'interesse di spostare l'attenzione da se stesso a qualcun altro. Se ti rigira la domanda o ti punta con il dito, sta sicuramente dicendo una bugia.
Chi mente muove velocemente la testa.
Un chiaro segnale che sta mentendo è quando inizia a muovere la testa velocemente. Che sia per sottolineare una negazione o un'affermazione, o che sia per guardarsi intorno, il bugiardo non riesce a stare fermo con il capo.
Se la voce diventa acuta, inizia a preoccuparti
Quando qualcuno racconta una balla, la voce diventa via via più acuta. Quindi tieni le orecchie bene aperte per non farti sfuggire nessuna sfumatura!
Le bugie hanno le gambe corte e trascinano i piedi
Che le bugie abbiano le gambe corte, è cosa risaputa. Ma pare che chi mente tenda anche a trascinare i piedi. Tutta colpa del nervosismo...
I bugiardi parlano in modo diverso
Se improvvisamente il tuo interlocutore cambia modo di gesticolare, o fa più pause, o usa intercalari diversi o balbetta farai bene a dubitare della veridicità di quello che dice. Gli esperti assicurano che questo tipo di variazioni sono un segnale inequivocabile.
E' sempre colpa degli altri? Tipico del bugiardo
Scaricare la responsabilità su qualcun altro: c'è un modo più efficace per cercare di nascondersi? Ogni bugiardo pensa di no! Per questo motivo, se il tuo partner scarica la responsabilità sempre sugli altri, c'è poco da stare tranquilli...
Un bugiardo si riferisce poco a se stesso
Nella scelta dei pronomi, il bugiardo fa attenzione a usare il meno possibile quelli che si riferiscono a se stesso. Un caso che lo dimostra è quello di Lance Armstrong: tra l'intervista del 2005 quando negò l'uso di doping e quella del 2010 dove lo ammise, l'uso di pronomi riferiti alla sua persona è aumentato del 75%. Quindi se parla poco di sé non è detto che sia modesto... forse è solo bugiardo!
Occhio alla respirazione, rivela la bugia
L'ansia e il nervosismo fanno accelerare la respirazione. Quando si mente le pulsazioni cardiache sono più veloci, il respiro si fa affannoso e le spalle tendono ad alzarsi. Non a caso, l'analisi della respirazione è uno principi alla base del funzionamento della macchina della verità.
Chi mente sbatte di meno gli occhi
Secondo uno studio della Portsmouth University, una persona che mente tende a battere meno le palpebre rispetto a una che dice la verità.
Chi mente si tocca spesso la bocca
Toccarsi il viso o la bocca o mordersi continuamente le unghie sono segnali inequivocabili che rivelano la bugia.
Ripete sempre la stessa cosa? Forse perché è una bugia
Sta ripetendo la stessa frase in continuazione? Forse è perché sta prendendo tempo per raccogliere i propri pensieri e confezionare meglio la bugia...
Troppi dettagli? Tipico di chi mente
Troppe informazioni non richieste a una domanda banale, descrizioni dettagliate e particolari per nulla interessanti: sono tratti tipici del discorso di qualcuno che non racconta la verità. 

29 commenti:

  1. Immagine:

    Possibile ricerca correlata: cara pintada de blanco y negro.

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    1. Un bugiardo si riferisce poco a se stesso.
      Nella scelta dei pronomi, il bugiardo fa attenzione a usare il meno possibile quelli che si riferiscono a se stesso. Un caso che lo dimostra è quello di Lance Armstrong: tra l'intervista del 2005 quando negò l'uso di doping e quella del 2010 dove lo ammise, l'uso di pronomi riferiti alla sua persona è aumentato del 75%. Quindi se parla poco di sé non è detto che sia modesto... forse è solo bugiardo!
      Occhio alla respirazione, rivela la bugia
      L'ansia e il nervosismo fanno accelerare la respirazione. Quando si mente le pulsazioni cardiache sono più veloci, il respiro si fa affannoso e le spalle tendono ad alzarsi. Non a caso, l'analisi della respirazione è uno principi alla base del funzionamento della macchina della verità.

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    2. Chi mente sbatte di meno gli occhi
      Secondo uno studio della Portsmouth University, una persona che mente tende a battere meno le palpebre rispetto a una che dice la verità.
      Chi mente si tocca spesso la bocca
      Toccarsi il viso o la bocca o mordersi continuamente le unghie sono segnali inequivocabili che rivelano la bugia.
      Ripete sempre la stessa cosa? Forse perché è una bugia
      Sta ripetendo la stessa frase in continuazione? Forse è perché sta prendendo tempo per raccogliere i propri pensieri e confezionare meglio la bugia...
      Troppi dettagli? Tipico di chi mente
      Troppe informazioni non richieste a una domanda banale, descrizioni dettagliate e particolari per nulla interessanti: sono tratti tipici del discorso di qualcuno che non racconta la verità.

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    3. L'uomo tende naturalmente ed istintivamente alla menzogna, perchè la menzogna (o l'omissione della verità, medesima questione) gli evita lo scontro, l'esposizione, il giudizio.
      Se taccio sul fatto che "mi fumo le canne" quando faccio conoscenza con qualcuno (e ci tengo a fare buona impressione), darò un'immagine più lustra di me stesso, ma sempre di omissione si tratta.
      Alcuni trovano intollerabile stare nella menzogna/omissione, perchè tendono per loro natura (o per dolorosa scelta) a passarsi al setaccio in modo feroce: l'interna sconnessione crea in questi soggetti una sorta di schizofrenia, che evitano con cura scansando bugie ed omissioni.
      Diciamo che provo ad accompagnarmi con chi non riesce a mentire. Non sempre ci riesco.

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    4. La menzogna è la connotazione più diseducativa della nostra società.
      Ed è divenuta, proprio perché la nostra società è ideologizzata e determinata quindi da elementi di propaganda, sempre più normale, addirittura normativa.
      I giovani sono sempre più disorientati perché tutto intorno a loro è usa e getta, dagli oggetti, ai sentimenti, ai valori, alle finte ideologie, e ci vogliono far credere che questa è modernità.
      La menzogna annulla la coscienza e gli esempi di depravazione sono eclatanti.
      Le chiamano «ragazze doccia» e sono adolescenti, in genere di famiglie benestanti, che si prostituiscono nei bagni delle scuole in cambio di oggetti. Il fenomeno è stato scoperto dall’equipe del prof. Luca Bernardo, direttore del reparto di pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano.
      Secondo il dossier le ragazzine hanno tra i 14 e i 16 anni, vengono perlopiù da scuole private. «Abbiamo individuato per ora otto ragazze ma ci risulta che il fenomeno sia molto più esteso – spiega – Le chiamano ragazze-doccia perché così come ci si fa la doccia tutti i giorni, loro quotidianamente fanno sesso. I maschietti–clienti vengono scelti in base a ciò che possono dare in cambio alle ragazze. Durante le lezioni delle prime ore sui telefonini gira il menù con prestazioni, richieste e orari per gli appuntamenti nei bagni, dove avvengono i rapporti sessuali. Le ragazze offrono le loro prestazioni anche a più persone. Per loro è una specie di gioco, un gioco molto pericoloso nel quale pensano di dominare e irretire i loro clienti. Finora abbiamo accertato i otto casi, sette di ragazze di “famiglia bene” del centro di Milano e una invece proveniente dalla periferia. Le scuole coinvolte nel “giro” sono prevalentemente istituti privati.

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    5. Tempo fa ho letto un libro sul linguaggio del corpo e delle varie posture che assume nelle varie circostanze: disagio, timidezza, spavalderia, bugia... Se stessimo attenti al linguaggio del corpo smaschereremmo punti forti e deboli di chi abbiamo davanti.

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    6. Sinceramente penso di avere una certa dose di esperienza per quanto riguarda l'incontro con i bugiardi. Ne ho conosciuto a bizzeffe con segni particolari evidentissimi, il primo di tutti scaricare la colpa sugli altri non ricordando poi la cosa detta, con una forte confusione per chi lo ascolta.
      Io che sono talmente veritiero da far paura e forse con esagerazione, li fiuto a vista, ma purtroppo non me ne libero.

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  2. Da sempre sono interessata al linguaggio del corpo, a quello che, senza volerlo, mandiamo come segnale con le nostre posture, espressioni, movimenti globali o settoriali e questo post mi ha rivelato nuovi “segreti”. Ciao Gus. Buon pomeriggio.
    sinforosa

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    1. Sì.Purtroppo nella rete il linguaggio del corpo è inaccessibile e dobbiamo basarci sul linguaggio delle parole dette, o non dette.
      Complicatissimo.
      Ciao Sinforosa.

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  3. Argomento molto interessante, comunichiamo con il corpo, mandiamo segnali senza volerlo, talvolta ci contraddiciamo con le parole!
    Forse é per questo che a volte é difficile capirsi

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    1. Le parole ingannano, il linguaggio del corpo è sincero. Io conosco solo quello delle donne.
      Ciao Roberta.

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  4. E così comincia l'anno con un linguaggio (quello del corpo) che non è soggetto a mille nganni, come la parola.
    Buon anno nuovo Gus. che sia infinitamente normale!
    un sorriso

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    1. Siamo noi che dobbiamo far buono un anno.
      Bacio Gingi.

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  5. Grazie.
    Io, nel reale, sembro impassibile, non alzo mai la voce, accetto l'opinione degli altri, ma dentro di me si scatena un'eccitazione tremenda.
    Ciao.

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  6. Sarà sicuramente un anno fantastico.



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    1. Certo. Deve essere un anno fantastico.
      Ciao.

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    2. “Prova a pensare in modo leggermente diverso dalla gente e tutti cominceranno a sospettare di te: c’è qualcosa che non va, sei pazzo. Se fai parte della massa, sei considerato sano di mente"

      Osho

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  7. il mondo è stracolmo di bugiardi

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    1. E' difficile penetrare nella complessa struttura della bugia.
      Ciao Simona.

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  8. Credevo d'essere un bugiardo ma dopo questo post, non lo sono .
    Maurizio

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    1. Concordo. Mi baso solo su quello che ho letto nel tuo blog.
      Ciao Maurizio.

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  9. Belli tanti segni. Ciao Gus!

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  10. La conclusione mi sembra immediata: per dire bugie bisogna essere molto bravi, altrimenti è facile essere scoperti. Bisogna fare un po' di politica, allora si diventa bravi e non ci si tradisce con il linguaggio del corpo. Comunque io sono pieno di tic, ahah, passo per un super bugiardo :D

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    1. No, non sei un uomo bugiardo ma dotato di un'intelligenza sensibile.
      Una parola buona, a volte, può essere una piccola bugia. Certamente è un sincero strano chi incontra l'amico e gli dice: "Che hai fatto?" Ti vedo dimagrito.

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    2. Rari nantes in gurgite vasto.

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