Fur - Un ritratto immaginario di Diane Arbus è un film del 2006 diretto da Steven Shainberg, con Nicole Kidman. Ispirato al romanzo di Patricia Bosworth Diane Arbus: Una biografia, il film è un ritratto immaginario di Diane Arbus, un'artista del XX secolo, che sfidò le convenzioni sovvertendo il concetto di bello e brutto e innovando la fotografia.
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A me piace il rumore di fondo del mondo. Lo puoi ascoltare solo di notte in aperta campagna.
RispondiEliminaDifficile udire il brusio del Big Bang.
La notte é magica. Si riesce a capire meglio se stessi, oltre a percepire il mondo che ci circonda
RispondiEliminaBisogna solo porsi la domanda: "Ma io chi sono?".
Un racconto che denota un animo sensibile e la notte viene in aiuto per rendere tutto più sensibile e chiaro. Complimenti Gus, buona serata.
RispondiEliminasinforosa
Grazie sinforosa.
RispondiEliminaCiao.
Parole toccanti e commoventi dove mi ritrovo particolarmente , anche se lo sfondo del tuo post caro Gus è diverso. Silenzio della campagna il mio, che capto finchè non sento il verso degli uccelli notturni, o qualche scricchiolio della notte e penso, ricordo, raramente spero ma aspetto non so cosa e non so come e non so dove o lo rifiuto...
RispondiEliminaTi stringo forte amico mio
Il cuore del mio post e la persona accanto nel letto che non c'è più.
EliminaAbbraccio Nella.
Preferisco il sole. Nulla è più vanitosa della luna.
RispondiEliminaSOLE E LUNA
Nikas
Sole e Luna. Osiride e Iside. Oro e Argento. Leone e Aquila. Alkali e Salgemma
come abbiamo avuto modo di discuterne,la sostanza primordiale è paragonata ad un cerchio vuoto o la sostanza passiva,e da un punto centrale nero sostanza attiva. E abbiamo chiamato Sole quando questa sostanza si desta e produce Luce creatrice e diventa Primo Agente. E chiamata Luna quando essa riflette passivamente nel suo ambiente o sostanza la Luce diretta del Sole. Abbiamo conosciuto la grande potenza della forza di attrazione e repulsione, adesso proprio in base a questo principio,nella grande Luce estesa attorno al punto centrale del sole,la sostanza passiva assorbe e riflette i suoi raggi verso tutti gli esseri che sono nella sua chiarezza. Spieghiamoci meglio: il sole rappresenta la Luce fissa e originale,la Coscienza o IO Reale,l’unica fonte di irraggiamento. L’irraggiamento a sua volta non è fissa e sorgente come la fonte o la coscienza,quindi è solo chiarore che distribuisce a tutti gli elementi che si trovano nella sua sostanza chiara. L’irraggiamento è il prodotto della coscienza ma non coscienza. Esso irraggiamento è espressione con cui la coscienza si rivela,per cui diventa contenuto esperienziale del contenitore. Il contenitore è ciò che comprende Coscienza e incoscienza dal momento che l’irraggiamento è soggetto a modifiche al di fuori della coscienza restando in una sostanza detta contenitore. Questo contenuto,luce nella sostanza o mente e cangiante,volubile e passivo rispetto alla luce fissa della coscienza solare. Ma qual è la sua utilità? Lo vediamo nel prosieguo.
Rispetto al Sole , che è il maschile, la Luna diventa femminile: al principio attivo fecondante si contrappone il principio passivo fecondato. Se la coscienza solare è fissa nella sua originalità,quella lunare è soggetta a modifiche trovandosi nella sua stessa natura atta a variare conforme alla natura di luce emessa dalla coscienza solare,per cui il solare diventa positivo e il lunare negativo
La dice tutta
Dal web.
Vai a... lunare gus, magari farai un incontro... interessante che solo di notte lo puoi fare perché proprio di notte la luna sa nasconderti bene .
Perfetto!
RispondiEliminaSul tardi vengo al pc, giro, guardo cosa scrivete, ho voglia di condividere mille pensieri, emozioni, fatti avvenuti... rimando a dopo i miei scritti e i commenti che scaturiscono dai post, che toccano corde lontane come questo tuo. Evito i pensieri , a quando sarò più forte per accettarli, e vado a leggere, al calduccio, e sempre più spesso sommersa in mille letture, spengo la luce artificiale quando comincia ad albeggiare. Notte.
RispondiEliminaQuando vieni tu s'illumina il blog.
EliminaBacio.
:)
EliminaGrazie Gus, sei caro, ma io ultimamente esterno poco i miei pensieri. Bacio
EliminaSi riconosce il profumo della donna sensibile e dotata di grande affettività. Il tutto si dilata grazie alle esperienze vissute attraverso la ragione.
EliminaBacio.
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RispondiEliminaStupida, non offendere Gingi.
Elimina
RispondiEliminaChe bello incontrare,leggere frasi pensate suggerite da uno sguardo al reale al tuo cielo e consegnare i pensieri alla luna che sia messaggera a chi come me le fa compagnia.
La luna nasconde i suoi occhi, come donna innamorata, il fiume l'aspetta nell'acqua e una notte l'ha baciata.
RispondiEliminaBellissima da mettere nei baci perugina.
Baci Perugina?
EliminaEcco:
La vita è un sogno fuggente, vero e immortale è l'amore😀
"La notte he ho visto le stelle" di Claudio Chieffo
RispondiEliminaLa luna nasconde i suoi occhi, come donna innamorata, il fiume l'aspetta nell'acqua e una notte l'ha baciata....
L'hai presa dal testo credo
"La luna nasconde i suoi occhi, come donna innamorata, il fiume l'aspetta nell'acqua e una notte l'ha baciata."
RispondiEliminaLa notte che ho visto le stelle di Claudio Chieffo.
Non conoscevo questo autore...grazie
Ora la cretina è contenta.
RispondiEliminaLa notte che ho visto le stelle
RispondiEliminaParole e musica di Claudio Chieffo
11 febbraio 2002
ad Angelina Gelosi e alla famiglia Crepaldi
Aspetto che passi la notte,
notte lunga da passare
e sento il mio cuore che batte
e non smette di sognare...
Vorrei ritornare bambino
nella casa di mio padre,
le storie davanti al camino
e la voce di mia madre...
La notte che ho visto le stelle
non volevo più dormire,
volevo salire là in alto per vedere...
e per capire.
Ascolto il silenzio dei campi
dove sta dormendo il grano,
il giorno fu pieno di lampi,
ma ora il tuono è già lontano...
Vorrei ritornare bambino
nella casa di mio padre,
le storie davanti al camino
e la voce di mia madre...
La notte che ho visto le stelle
non volevo più dormire,
volevo salire là in alto per vedere...
e per capire.
La luna nasconde i suoi occhi
come donna innamorata,
il fiume l'aspetta nell'acqua
e una notte l'ha baciata...
Vorrei ritornare bambino
e guardare ancora il fuoco,
la Storia più grande è il Destino
che si svela a poco a poco:
la notte che ho visto le stelle
non volevo più dormire,
volevo salire là in alto per vedere...
e per capire...
Claudio Chieffo.
Cantico dei cantici - " come donna innamorata" l'hai scritta é una poesia. Belle parole, veramente belle! Buonanotte Gus.
RispondiEliminaGrazie Francesco.
EliminaBuona serata.
Anche per me la notte è preziosa, perchè tutti dormono e il silenzio è assordante.
RispondiEliminaAbito in un luogo privilegiato, luogo di transito,che io chiamo luogo di "PARTENZE" la stazione, l'Ospedale, le poste, il cimitero.
Li vedo affacciandomi alla finestra e di volta in volta mi portano a viaggiare a occhi chiusi.
Intorno a me molto spazio, casa basse e alberi da dove gli uccelli accompagnano il mattino.
Non mi svegliano perchè di notte per grazia o per condanna la notte il dolore mi tiene compagnia.
La notte è lo spazio degli incontri, con il Signore e con la storia mia e delle persone che hanno incrociato il mio cammino.
Tempo benedetto, quello della notte, anche se sempre più spesso mi ritrovo a chiedere a Dio pietà, perchè sono stanca e il peso dei ricordi insostenibile.
Mi consola che dall'altra parte c'è Lui ad aspettarmi, che mi tende la mano che sento sempre più vicina.
Buon risveglio Gus, se sei ancora immerso nella poesia del creato.
Abbiamo notti che si somigliano. Sei una donna con una fede matura e il Signore gioisce ascoltandoti.
RispondiEliminaCiao Antonietta.
Grazie Miss Nobody.
RispondiEliminaIl post è bello? Una casualità.
Io non ho letto libri d'infanzia. Conoscevo ragazzini che campavano con il loro lavoro umile l'intera famiglia.
RispondiEliminaNessuna è il femminile di Nessuno. Mi ricorda la storia tra Polifemo e Ulisse. In effetti dovresti chiamarti Tutta.
Bellissimo post che ci fa riflettere e nel contempo ci coccola
RispondiEliminaGrazie Simona.
RispondiEliminaBuona domenica.
Tornare alla natura, alle origini, è un modo per riconnettersi a Dio e a ciò che siamo.
RispondiEliminaBuona serata Gus.
Sì, infatti l'attacco violento alla natura sta portando l'uomo a distaccarsi da Dio.
EliminaGrazie Joanna.