In tanti anni di caparbio navigare sull’onda dell’ideale, la capitana Carola Rackete non era mai stata così in pericolo. Nel corso della sua ancora breve ma già intensa carriera, l’attivista tedesca aveva rotto i ghiacci al Polo e le scatole ai sovranisti di mezza Europa senza mai rischiare l’esaurimento nervoso. Ma il suo approdo a Lampedusa al comando di una nave di disperati la sta mettendo di fronte a una minaccia che aveva sottovalutato: i politici italiani.
Volgendo lo sguardo a prua, si imbatte in un vicepresidente del Consiglio che le dà della sbruffoncella e le interdice fieramente lo sbarco sull’isola, mentre intorno a lei scorre una fiumana di barchini che portano a riva migranti a frotte, nel silenzio distratto e un po’ sbruffoncello del medesimo vicepresidente con delega ai selfie. Allora la capitana volge lo sguardo a poppa e incrocia lo stato maggiore della sinistra — sempre in cerca di un papa o di una papessa stranieri — che, dopo averla eletta a ultima icona, sale compatto a bordo, forse per proporle il posto di candidata premier. La solida Carola cerca scampo nella stiva e si collega ai social, ma lì una politica leghista di colore, che tuona ogni giorno contro le discriminazioni, la sta sbertucciando per la trascuratezza del suo aspetto: «Se fossi conciata così, farei la scafista anch’io».
Capitana, mi dia retta. Sistemi quella povera gente sui barchini invisibili e poi si metta in salvo anche lei.
Volgendo lo sguardo a prua, si imbatte in un vicepresidente del Consiglio che le dà della sbruffoncella e le interdice fieramente lo sbarco sull’isola, mentre intorno a lei scorre una fiumana di barchini che portano a riva migranti a frotte, nel silenzio distratto e un po’ sbruffoncello del medesimo vicepresidente con delega ai selfie. Allora la capitana volge lo sguardo a poppa e incrocia lo stato maggiore della sinistra — sempre in cerca di un papa o di una papessa stranieri — che, dopo averla eletta a ultima icona, sale compatto a bordo, forse per proporle il posto di candidata premier. La solida Carola cerca scampo nella stiva e si collega ai social, ma lì una politica leghista di colore, che tuona ogni giorno contro le discriminazioni, la sta sbertucciando per la trascuratezza del suo aspetto: «Se fossi conciata così, farei la scafista anch’io».
Capitana, mi dia retta. Sistemi quella povera gente sui barchini invisibili e poi si metta in salvo anche lei.
Grazie Massimo Gramellini.
Possible ricerca correlata: grazie Carola.
RispondiEliminaTanto noi abbiamo questa qui.
RispondiEliminaAccolta come una superstar Chiara Ferragni a Madrid il 27 giugno ha partecipato alla cena in suo onore al AC Santo Mauro Hotel dove ha ricevuto da «Glamour» Spagna il riconoscimento di donna più influente nel mondo fashion («Most Influential Woman») grazie anche al suo successo sui social: su Instagram ha 16,8 milioni di follower. Bellissima in abito plissé azzurro e rosa degradé firmato da Zuhair Murad ha ringraziato tutti della calorosa accoglienza e ha salutato le persone accorse alla location per lei. E al photocall gioca con la lunghezza della gonna per mostrare meglio il suo vestito. I gioielli? Tanti. Al collo porta tre collane sovrapposte, come di tendenza, ai lobi più orecchini per lato, mentre i polsi sono arricchiti da tanti bracciali e da un Rolex d’oro. I suoi capelli sono raccolti in un delicato chignon basso con riga al centro per un look decisamente chic. L’imprenditrice italiana è in giro per l’Europa per promuovere la sua linea di make-up creata con Lancôme prima delle ferie estive (Getty)
RispondiEliminaa cura di Paola Caruso.
Carola non è bella, Chiara lo è.
RispondiEliminaQuesto fa la differenza.
“Se sono orgoglioso di mia figlia? Certo che sì. Preoccupato per lei? Ma no, se la sa cavare”, parola del’’ingegner Ekkehart, 74enne della Bassa Sassonia e papà di Carola Rackete, la capitana della nave Sea Watch. Il Corriere della Sera riporta le parole dell’uomo e degli altri componenti della famiglia della ragazza.
RispondiEliminaMi associo al grazie a questa donna e... diventiamo più umani. Buona continuazione di giornata Gus.
RispondiEliminasinforosa
E' una sporca questione di principio sulla pelle di 42 esseri umani.
EliminaA Lampedusa sono sbarcati tantissimi immigrati senza che il duce abbia mosso un dito.
Grazie Sinforosa.
Hanno approvato un decreto senza prendere in considerazione il diritto internazionale e della navigazione. Chi li hanno votati in massa sono contenti non sapendo che il decreto bis pone delle restrizioni anche a loro, ad esempio agli italiani che manifestano il proprio pensiero nelle pubbliche piazze, ad es hanno inasprito le pene per chi manifesta in un corteo se “offende” un pubblico ufficiale. Questo è un esempio ma ci sono altre limitazioni per tutti. E nessuno ne parla e non dice che cosa sta accadendo. La libertà si toglie pezzo per pezzo non parlandone. Ciao Gus
RispondiEliminaSulla spiaggia di Lampedusa vengono trovati tanti cadaveri di bambini.
RispondiEliminaCosa fa l'Europa per aiutare concretamente i Paesi poveri africani?
Grazie Innassia.
A troppi interessa soltanto acquistare beni col prezzo più basso e accendere la luce. Il resto lo nascondono sotto i piedi perché vogliono solo la luce e non aprire il portafoglio. Girano la faccia dall'altra parte, l'importante è avere le proprie comodità al prezzo ridotto. Non vogliono nel proprio territorio queste persone e li spogliano di tutti i loro beni per il benessere del mondo occidentale.
EliminaL'Europa ha sempre sfruttato l'Africa a piene mani.
EliminaL'Africa è terra di saccheggio.
Si tratta di mie elaborazioni mentali che hanno una conferma nel reale.
RispondiEliminaCiao.
Grazie.
Penso che un P.M. nell'ambito di un processo debba esprimere la sua accusa verso un imputato. Cosa che non può fare con i giornalisti perché scavalca il potere del giudice, i giornalisti non rappresentano la difesa dell'accusato, penso anche che un ministro non possa definire il capitano di una nave una "sbruffoncella".
RispondiEliminaUna motovedetta della Guardia di Finanza aveva provato ad ostacolare l'ingresso della Sea Watch nel porto, ma il tentativo è durato poco. Mentre la capitana manovrava la nave entrata di poppa la motovedetta si è spostata lungo la banchina e andava avanti e indietro cercando di impedire l'attracco. La nave, però, ha proseguito nella manovra di accostamento rischiando di schiacciare l'imbarcazione dei finanzieri.
RispondiElimina"La comandante Carola non aveva altra scelta - dice Giorgia Linardi, portavoce di Sae Watch Italia - da 36 ore aveva dichiarato lo stato di necessità che le autorità italiane avevano ignorato". "E' stata una decisione disperata - dicono i legali della Ong tedesca Leonardo Marino e Alessandro Gamberini - per una situazione che era diventata disperata".
Quando la capitana ha concluso la manovra si è affacciata sul ponte di comando ed è stata accolta da un lungo applauso di circa un centinaio di persone arrivate sul molo. Tra loro attivisti di Sea Watch, Pietro Bartolo medico dell'isola ed europarlamentare del Pd, don Carmelo parroco di Lampedusa, e le persone che avevano solidarizzato in questi giorni con la Sea Watch dormendo sul sagrato della chiesa.
Repubblica.it
In situazioni simili del recente passato (a vicenda Cap Anamur che vide assolti capitano, armatore e primo ufficiale e l’archiviazione, chiesta dai pm di Palermo, proprio per tre Ong, compresa la Sea Watch), i pm contestarono anche il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina punito fino a 15 anni. Ma proprio l’inchiesta del 2017, i pm analizzarono la normativa internazionale in materia di soccorsi concludendo per la legittimità dell’operato delle organizzazioni umanitarie sia rispetto alle convenzioni sovranazionali, sia rispetto alla normativa interna penale e chiesero l’archiviazione accolta dal gip.
RispondiEliminaFaccio mie queste parole di Madre Teresa di Calcutta:
RispondiElimina“L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico.
Non importa: amalo.
Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici.
Non importa: fa' il bene.
Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici.
Non importa: realizzali.
Il bene che fai verrà domani dimenticato.
Non importa: fa' il bene.
L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile.
Non importa: sii franco e onesto.
Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo.
Non importa: costruisci.
Se aiuti la gente, se ne risentirà.
Non importa: aiutala.
Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci.
Non importa: DA' IL MEGLIO DI TE.”
Buon fine settimana
Quella nave era come un'ambulanza da scortare fino all'ospedale. La capitana è stata offesa e derisa e rischia anche il carcere. Del resto quelli che governano li abbiamo votati noi.
EliminaPer Gregorio De Falco, ex comandante della Guardia Costiera e attualmente senatore del Gruppo Misto, è un'accusa che non regge: "L'arresto di Carola Rackete è stato fatto per non essersi fermata all'alt impartito da una nave da guerra, ma la nave da guerra è altra cosa, è una nave militare che mostra i segni della nave militare e che è comandata da un ufficiale di Marina, cosa che non è il personale della Guardia di finanza.
RispondiEliminaE proprio per questo è diventata il nemico pubblico numero uno della nostra Italia, di quella parte d’Italia che si è scordata le proprie origini, accecata da un odio disumano ravvivato ad arte. Che ha smesso di interrogarsi su se stessa, di cercare una strada diversa, migliore. Sarebbe bello ogni tanto fermarsi su certi porti, in certe notti. E chiedersi se davvero è questo il Paese che vogliamo diventare.
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Mi aggrego a dire Grazie alla capitana, Non si può obbedire a leggi ingiuste e disumane.
RispondiEliminaGrazie August!
Dani
Ciao Daniela.
EliminaHo seguito questa storia con grande partecipazione. Ora anche la Francia biasima lo spietato assassino dei migranti.
Abbraccio.
La vicenda della nave della ong diventa un caso internazionale. Parigi: «La chiusura dei porti viola il diritto del mare». Critiche anche da Germania e Lussemburgo. Il ministro dell’Interno: «Non prendiamo lezioni da nessuno»
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EliminaForse ha dato inizio ad una resistenza etica e pacifista. Mi ricorda tanto Gandhi... Ciao
RispondiEliminaDagli insulti che ha ricevuto si capisce subito che la temono.
EliminaIntelligente, notevole self control, coraggiosa.
Mai letto niente di più scontato e superficiale, ovviamente qui tutti d'accordo. Era prevedibile. Arruolato anche tu tra la schiera della disobbedienza civile a senso unico?
RispondiEliminaNon hai letto bene il post e nemmeno i quotidiani. I pareri di Germania e Francia per te sono sciocchezze.
EliminaCiao.
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Secondo me la questione è più difficile e spinosa di come i giornali la vogliono dipingere.
RispondiEliminaTroppo facile creare buoni e cattivi, tutto bianco o nero.
Io so di essere una voce fuori dal coro, ma penso che la questione degli emigranti non si possa più risolvere con i barconi "della salvezza" (come se poi qui fosse il paese delle meraviglie) ma con politiche fatte nei paesi che hanno bisogno di aiuto atte a migliorare le condizioni di vita delle persone e renderle capaci di costruirsi un futuro da soli.
Ti abbraccio.
Il problema vero è che L'Europa dopo aver sfruttato l'Africa si faccia carico di un aiuto reale a questi Paesi. Certamente non è cha si mette tutto a posto facendo morire 600mila africani ogni anno. Concordo con le tue precisazioni.
EliminaAbbraccio Francesca.
Dalla nostra inviata
EliminaAGRIGENTO - Libera. Carola Rackete - che venerdì notte ha sbarcato sul molo di Lampedusa i migranti soccorsi davanti alle acque libiche, ignorando il divieto, ignorando l’Alt della Finanza e schiacciando contro il molo la motovedetta con 5 finanzieri a bordo - non è più ai domiciliari. Il gip di Agrigento, Alessandra Vella, non ha convalidato l’arresto della comandante della Sea Watch, escludendo il reato di resistenza e violenza a nave da guerra e ritenendo che il reato di resistenza a pubblico ufficiale sia stato giustificato da una «scriminante» legata all’avere agito «all’adempimento di un dovere», quello di salvare vite umane in mare.
Bocciata anche la richiesta dei pm di divieto di dimora in provincia di Agrigento e dunque nei porti di competenza (Lampedusa e Linosa, Licata, Porto Empedocle) perché secondo il gip la scelta di Carola di attraccare a Lampedusa non è stata strumentale ma obbligatoria giacché i porti della Libia e della Tunisia non sono stati ritenuti porti sicuri. La capitana dunque può tornare al timone. Anche se la Sea Watch 3 per ora è ancora sotto sequestro.
In un appartamento al primo piano di una palazzina gialla in via Dante, Rackete ha atteso la pronuncia fino alle 20,30. Mentre, dalle 6 del mattino, un gruppo di fotoreporter, via via più folto, attendeva il momento in cui Carola avrebbe potuto rilasciare dichiarazioni. Anche un piccolo nucleo di sostenitori ha atteso a lungo.
Corsera.it
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Ho molto interesse per il problema dei poveri e perseguitati dell'Africa.
RispondiElimina"Capitana, mi dia retta. Sistemi quella povera gente sui barchini invisibili e poi si metta in salvo anche lei"
RispondiEliminaParole sensate, che condivido in pieno...certo poi la pubblicità se ne va a ramengo...
Secondo Salvini il gip che non ha confermato il carcere a Carola è una simpatizzante del PD, e quindi la decisione è politica e scandalosa.
EliminaSe tutti gli sbruffoncelli sono come lei, viva gli sbruffoncelli!
RispondiEliminaGrazie Marco.
RispondiElimina...e, aggiungo io, hanno fatto della militanza del disaccordo e della memoria rancorosa di loro stessi una nuova, totalmente cieca, questione di fede.
RispondiEliminaLa perdita del lemma "compagno" è l'inizio della sconfitta di chi cerca di contrastare il capitalismo.
EliminaLa classe operaia ha cessato di opporsi al capitalismo e ha puntato subito all'omologazione con la borghesia. Fine del sindacato e del partito comunista.
EliminaBerlinguer aveva ipotizzato una terza via come alternativa al capitalismo e al comunismo. E' morto, c'è chi dice che praticamente l'hanno fatto morire di proposito, senza lasciare una teorizzazione operativa del suo sogno. Tante persone di sinistra non hanno trovato più un partito che li rappresentasse e chiaramente hanno smesso di esprimere un volo nelle elezioni politiche. Il capitalismo distrugge l'uomo rendendolo un oggetto di consumo. Un uomo egoista che scaccia il povero di colore facendolo affogare nel mare. Distrugge anche il pianeta terra con le emissione di quantità enormi di anidride carbonica dando vita all'effetto serra. In ogni caso bisogna resistere per conservare un minimo di libertà.
Resistere sì, questo sempre
RispondiEliminaMolte persone hanno la tendenza di accodarsi al prepotente per vigliaccheria.
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