Ricordo di aver ascoltato la storia di una maestra su un programma televisivo, forse la “5 storia” ed è, ad ogni modo, documentato. L'insegnante si chiamava Italia Donati.
Arrivata in un paesino del meridione, iniziò a insegnare e affittò una stanza nella casa del sindaco, non essendoci molta scelta. Il problema nacque dal fatto che lei era molto bella ed il sindaco, benché sposato, noto come “sciupafemmine”.
Inutile dire che a quei tempi un’insegnante doveva essere al di sopra di ogni sospetto, dare il buon esempio, ed essere di comprovata moralità.
Insomma, passare per amante di un uomo sposato, cosa terribile, diventava una tragedia.
Per evitare le continue maldicenze e la fuga degli alunni, si sottopose a visita ginecologica che la confermò vergine. Già questa era, a quei tempi, un’esperienza traumatica.
Chiese ed ottenne il trasferimento in un altro paese ma non le fu permesso neppure l’accesso con la scusante che non volevano i rifiuti dell’altro paese.
Obbligata quindi a ritornare nel primo, angariata ulteriormente dalle tue amate “chiacchiere”, si tolse la vita.
Pensavo a tutte le lamentele di essere umani calpestati dal cinismo di questa società, pensavo al bisogno di rispetto e verità nelle storie personali. E pensavo ai bollini che la gente ti lascia addosso, e nonostante il bene compiuto continua a vedere quello che ha nella propria testa, pensavo a quanti incontrano finalmente persone giuste e buone, ma accorgendosi che forse sono migliori di loro, iniziano competizioni senza fine per sminuire il ‘buono’, e se proprio non ci riescono, partono con le calunnie e la divulgazione di cose false difficilmente recuperabili, pensavo che il primo rispetto che si deve a sé e agli altri è la verità, quella verità che solo il silenzio nel cuore del Mistero può svelarti impedendoti di arrenderti alla logica della menzogna.
Arrivata in un paesino del meridione, iniziò a insegnare e affittò una stanza nella casa del sindaco, non essendoci molta scelta. Il problema nacque dal fatto che lei era molto bella ed il sindaco, benché sposato, noto come “sciupafemmine”.
Inutile dire che a quei tempi un’insegnante doveva essere al di sopra di ogni sospetto, dare il buon esempio, ed essere di comprovata moralità.
Insomma, passare per amante di un uomo sposato, cosa terribile, diventava una tragedia.
Per evitare le continue maldicenze e la fuga degli alunni, si sottopose a visita ginecologica che la confermò vergine. Già questa era, a quei tempi, un’esperienza traumatica.
Chiese ed ottenne il trasferimento in un altro paese ma non le fu permesso neppure l’accesso con la scusante che non volevano i rifiuti dell’altro paese.
Obbligata quindi a ritornare nel primo, angariata ulteriormente dalle tue amate “chiacchiere”, si tolse la vita.
Pensavo a tutte le lamentele di essere umani calpestati dal cinismo di questa società, pensavo al bisogno di rispetto e verità nelle storie personali. E pensavo ai bollini che la gente ti lascia addosso, e nonostante il bene compiuto continua a vedere quello che ha nella propria testa, pensavo a quanti incontrano finalmente persone giuste e buone, ma accorgendosi che forse sono migliori di loro, iniziano competizioni senza fine per sminuire il ‘buono’, e se proprio non ci riescono, partono con le calunnie e la divulgazione di cose false difficilmente recuperabili, pensavo che il primo rispetto che si deve a sé e agli altri è la verità, quella verità che solo il silenzio nel cuore del Mistero può svelarti impedendoti di arrenderti alla logica della menzogna.
Camminò nel buio fino alla gora del vecchio mulino ad acqua sul fiume Rimaggio, poco fuori dal paese, fermò le sottane con due spille da balia (voleva scongiurare l'umiliazione di venire trovata con le gambe scoperte), e saltò. L'autopsia confermò che era morta vergine.
RispondiEliminaLa sera del 31 maggio Italia scrisse un breve biglietto destinato ai genitori in cui si discolpava e si difendeva. Al fratello Italiano scrisse:
Elimina« [I]o sono innocentissima di tutte le cose fattemi [...] A te, unico fratello, a te mi raccomando con tutto il cuore, e a mani giunte, di far quello che occorrerà per far risorgere l'onor mio. Non ti spaventi la mia morte, ma ti tranquillizzi pensando che con quella ritorna l'onore della nostra famiglia. Sono vittima dell'infame pubblico e non cesserò di essere perseguita che con la morte. Prendi il mio corpo cadavere, e dietro sezione e visita medico-sanitaria fai luce a questo mistero. Sia la mia innocenza giustificata [...][1] »
Wikipedia
Che brutta storia. Un brutto esempio di ignoranza e cattiveria. E quanto odio quando ad una persona viene attribuito un marchio e a quel marchio non può ribellarsi.
RispondiEliminaQueste cose succedono spesse e non sempre ne siamo informati.
EliminaConoscevo questa storia.
RispondiEliminaSicuramente era una persona fragile, lei per prima. Io mi sarei portato appresso tutto il paesino, alla Nerone (incendio, tipo...)
Moz-
A volte una persona rimane isolata, si abbatte e perde la forza di reagire.
EliminaÈ una storia molto triste, la calunnia è un grave peccato che molti cristiani nemmeno confessano. La storia della maestra si trova anche in rete⬇️
RispondiEliminahttps://it.m.wikipedia.org/wiki/Italia_Donati
Ciao Gus e grazie per averci raccontato questa triste storia, perché serva come monito a tutti i calunniatori.
sinforosa
E' un post sulla cattiveria umana.
EliminaCiao Annamaria.
Eccome e quanta ce n'è in giro, di questa cattiveria.
EliminaA me è capitato nel mondo del lavoro. Una calunnia nei miei riguardi per colpire un amore di ragazza.
EliminaHo saputo per vie traverse e ho provato pena per quella persona. Sì, la cattiveria l'aveva commessa lui e non io.
Non conoscevo la storia, ma detesto ogni genere di pettegolezzo.
RispondiEliminaLe persone infelici sparlano degli altri, e quelle cattive.
Entrambe le categorie sono troppo diffuse..
A me la calunnia sembra una cosa assurda. Una menzogna detta per far del male a una persona.
EliminaSì, queste cattiverie sono molto diffuse.
Spesso gli esseri umani sono cattivi, ma peggio è quando tutto ciò accade verso chi non lo merita. Ciao Gus
RispondiEliminaCiao Stella.
EliminaBuona giornata.
I potenti rispondono alle calunnie con querele e avvocati.
RispondiEliminaI semplici provano tanto dolore da arrivare anche a suicidio, come è accaduto a Italia Donati.
Al sud cambinavano anche di peggio...
RispondiEliminaAdesso le cose si sono leggermente migliorate. Ma il loro male oscuro è sempre quello.
elle città la gente non si conosce e le calunnie diminuiscono.
EliminaIl loro habitat è il paese di provincia.
Buona giornata Anna.
+maria luisa bordoni
RispondiEliminaGrazie.
+Francesco Attilio
RispondiEliminaGrazie.
+Patty Pa
RispondiEliminaGrazie.
La società accusa gli altri di ciò di cui lei stessa è capace.
RispondiEliminaVero.
EliminaCiao Sara.