Si fa presto a dire:
"Ho fatto un incontro!".
L'incontro deve avere le caratteristiche di eccezionalità per essere preso in considerazione.
L'altro giorno, così per fare qualcosa di nuovo, ho preso il tranvai.
C'era un normalissimo tranviere che faceva trac-trac con la manovella.
Ho pensato. Ecco, torno da mia moglie e dico: "Sai, ho fatto un incontro! Un tranviere".
Ma dai, non è serio. Non è un incontro.
Ma se, mentre sei lì col tranviere e questo inchioda di schianto il tranvai perché uno è passato veloce e poi apre lo sportello e grida "Cornuto!", la cosa si fa interessante.
E sì, il passante offeso corre dietro al tram, si apre un varco, arriva vicino al tranviere e gli dice: " Mi scusi, ma perché mi ha detto cornuto? Come fa a sapere che io sono un cornuto?". E il tranviere che comincia a tremare come una foglia, si giustifica: " Non si offenda, lei ha attraversato all'improvviso e mi è scappata l'invettiva".
"No, no lei ha ragione, io sono cornuto. Perché, vede, io mi sono sposato. Poi sono andato in Inghilterra, a Londra, sono stato due anni a lavorare, sono tornato e mia moglie aveva un bambino. Lei cosa avrebbe fatto?"
Il tranviere fa un cenno e l'altro: " Eh, me lo sono tenuto! Soltanto che il bambino è cresciuto e bisognava mandarlo all'asilo, dalle suore a pagamento. E dopo l'asilo c'erano le elementari e mia moglie mi ha detto: " Lasciamolo dalle suore"....che mi costa, mi costa un occhio della testa. Dopo la scuola elementare, la scuola media ancora dalle suore.... cosa vuol farci sono troppo buono e l'ho lasciato lì dalle suore, sempre pagando l'ira di dio. Finita la media gli ho fatto fare il Liceo e in una scuola privata a pagamento. Lei cosa avrebbe fatto? Gli ho fatto fare il liceo. Quanto mi è costato 'sto figlio. Ma la settimana scorsa non ci ho visto più. Mia moglie mi fa: " Senti, ha finito il liceo bene, mandiamolo all'Università".
" Ah no, no! sono sbottato a dire. "Fino a questo punto proprio no!" Perché il figlio di una buona donna, al massimo, può fare il tranviere!".
"Ho fatto un incontro!".
L'incontro deve avere le caratteristiche di eccezionalità per essere preso in considerazione.
L'altro giorno, così per fare qualcosa di nuovo, ho preso il tranvai.
C'era un normalissimo tranviere che faceva trac-trac con la manovella.
Ho pensato. Ecco, torno da mia moglie e dico: "Sai, ho fatto un incontro! Un tranviere".
Ma dai, non è serio. Non è un incontro.
Ma se, mentre sei lì col tranviere e questo inchioda di schianto il tranvai perché uno è passato veloce e poi apre lo sportello e grida "Cornuto!", la cosa si fa interessante.
E sì, il passante offeso corre dietro al tram, si apre un varco, arriva vicino al tranviere e gli dice: " Mi scusi, ma perché mi ha detto cornuto? Come fa a sapere che io sono un cornuto?". E il tranviere che comincia a tremare come una foglia, si giustifica: " Non si offenda, lei ha attraversato all'improvviso e mi è scappata l'invettiva".
"No, no lei ha ragione, io sono cornuto. Perché, vede, io mi sono sposato. Poi sono andato in Inghilterra, a Londra, sono stato due anni a lavorare, sono tornato e mia moglie aveva un bambino. Lei cosa avrebbe fatto?"
Il tranviere fa un cenno e l'altro: " Eh, me lo sono tenuto! Soltanto che il bambino è cresciuto e bisognava mandarlo all'asilo, dalle suore a pagamento. E dopo l'asilo c'erano le elementari e mia moglie mi ha detto: " Lasciamolo dalle suore"....che mi costa, mi costa un occhio della testa. Dopo la scuola elementare, la scuola media ancora dalle suore.... cosa vuol farci sono troppo buono e l'ho lasciato lì dalle suore, sempre pagando l'ira di dio. Finita la media gli ho fatto fare il Liceo e in una scuola privata a pagamento. Lei cosa avrebbe fatto? Gli ho fatto fare il liceo. Quanto mi è costato 'sto figlio. Ma la settimana scorsa non ci ho visto più. Mia moglie mi fa: " Senti, ha finito il liceo bene, mandiamolo all'Università".
" Ah no, no! sono sbottato a dire. "Fino a questo punto proprio no!" Perché il figlio di una buona donna, al massimo, può fare il tranviere!".
Luigi Giussani: Si può vivere così?
RispondiEliminapagina 60.
Bene Gus ... se c'è una cosa che si impara in questo tuo racconto, è di contare fino a dieci prima di insultare qualcuno! ... comunque la tua è una satira sottile e tagliente. Bene, mi piace; Grazie per essere passato da me.
RispondiEliminaSe Gesù fosse stato un musone non credo che la gente lo avrebbe seguito. Così è anche per Luigi Giussani. Nelle pieghe del racconto c'è uno dei cinque punti che caratterizzano la dinamica della fede: un incontro con le caratteristiche dell'eccezionalità.
EliminaCiao Stefania.
ahahah bellissima questa, Gus :D
RispondiEliminaGiussani è stato un grande affabulatore.
EliminaMammamia... chissà com'è rimasto quello? Ciao Gus e buona serata.
RispondiEliminasinforosa
Quel "cornuto" gli è costato caro.
EliminaCiao Annamaria.
Gus, ti sei lamentato dei blogger con certe finalità, e mi costringi a refreshare la pagina perché trovo solo l'immagine... e lo fai per piazzarti meglio XD
RispondiEliminaMoz-
Ho controllato la sitemap. E' tutto in ordine.
EliminaMiki, se fai la ricerca con Google di
RispondiEliminahttps://guspensiero.blogspot.com/2018/06/il-teologo-racconta-la-barza.html
vai direttamente alla pagina del post.
Quindi il post è indicizzato. Non so cosa sia capitato de nemmeno capisco il significato di "piazzarmi meglio".
Che storielle che racconti.
RispondiEliminaE quanti figli sono stati cresciuti da padri che padri non erano.
E' teologia e non una storiella.
EliminaPer essere eccezionale un incontro deve corrispondere a quello che tu attendi.
Ciao Sara.
Vecchissima ma sempre piacevolmente efficace... ;)
RispondiEliminaHai una buona memoria.
EliminaBuona giornata caro Gus!
RispondiEliminaGiussani ha ancora tante cose da dirci...se i suoi libri sono datati le sue parole i suoi racconti no. E' bello conoscerli a memoria; senza fatica possiamo entrare nel profondo.
Ma oggi mi preme porti una domanda: la prima con cui Gesù apre il suo ministero pubblico:
Avvenne in Betania, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando....il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava disse: "Ecco l'Agnello di Dio!" e i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Allora Gesù si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro:"Che cosa cercate?"........
La stessa domanda che pone a tutti noi ancora oggi.
E' sempre Parola di Dio che entra e lavora in noi, come una mano che apre sentieri, insegna respiri. Una mano esperta in nascite.
Cerco di vivere bene le domande di Gesù che sono parola di Dio in forma di cammino.
Ad ognuno di noi Gesù fa capire che a noi, a me manca qualcosa.Un vuoto che chiede di essere colmato. Ecco una proposta di lavoro.....ci sto lavorando da due giorni.....
Ciao Gus amico caro ....se ho disturbato cancella pure. Buona domenica nel Signore.
Dopo cosa cercate, che è una domanda, Cristo aspetta una risposta che può essere un sì oppure un no.
EliminaBacio Lucia.
Cristo ha domandato tanto. Lui aspetta sempre una risposta da noi. Nel caso menzionato , gli apostoli risposero con un'altra domanda "Rabbi dove abiti?" "Venite e vedrete" e rimasero con Lui l'intero giorno....erano le quattro del pomeriggio.
RispondiEliminaPer me è importante rispondere con la nostra vita a Gesù Guardandoci dentro.
Lucia, "Rabbi dove abiti?" è già una risposta.
RispondiEliminaBacio.