Fintanto che si prova dolore si ha davvero la percezione di restare anche con chi non c'è più. Finché soffri sai di trattenerla a te, di non averla dimenticata. Io spero che un giorno tu possa ricordare anche senza questo dolore di accompagnamento.
Non posso neanche immaginare quale e quanto dolore provochi la morte della persona con cui si è deciso di condividere la vita, posso solo pregare. Buona e serena serata,Gus. sinforosa
Quanta verità in questo tuo post mio caro Gus che non so proprio commentare. Sento i miei dolori passati ma sempre presenti lottare dentro di me e le mie ferite riaprirsi.. Ma si deve continuare , si deve cercare di rimarginare con l'aiuto della fede che spesso si ricorda nel momento del bisogno e poi si trascura Bello leggerti , c'è una sensazione di pace e tranquillità anche se spesso la realtà ti colpisce duramente. Grazie , un abbraccio forte
La Fede impedisce che il dolore possa diventare disperazione. Anche Gesù pianse alla morte dell'amico Lazzaro anche se sapeva che Lazzaro stava vivendo in una maniera diversa da quella terrena. Grazie Nella.
Ciao Gus, ho approfittato del mio ritorno per fare un salto da te. Mi piacerebbe trovare le parole giuste per commentare questo post che è tragicamente meraviglioso, ma non ci riesco. Posso solo dirti che, per quello che ho avuto modo di leggere, ammiro molto il tuo modo di porti nei confronti della vita, in tutte le sue infinite sfaccettature. Ti auguro un giorno di non provare più alcun dolore, ma solo la gioia di ritrovarla vicino a te, ancora con te. Buona serata.
Grazie Sheherazade. Non posso sapere se ci sarà quel giorno.
Matteo 22,23-33
I sadducei e la risurrezione In quello stesso giorno vennero da lui i sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e lo interrogarono, dicendo: «Maestro, Mosè ha detto: "Se qualcuno muore senza avere figli, il suo fratello ne sposi la moglie, per dare una discendenza a suo fratello". Ora, c'erano tra noi sette fratelli, il primo dopo essersi sposato morì e, non avendo discendenza, lasciò la moglie a suo fratello. Così anche il secondo e il terzo, fino al settimo. Per ultima, morì anche la donna. Alla risurrezione, dunque, di chi dei sette costei sarà moglie? Poiché tutti l'ebbero come moglie». Ma Gesù, rispondendo, disse loro: «Voi sbagliate, non comprendendo né le Scritture né la potenza di Dio. Nella risurrezione, infatti, né si sposano né sono date in moglie, ma essi saranno in cielo come gli angeli di Dio.
Questo passo del Vangelo spesso mi ha rattristato, purtroppo devo ammetterlo. Poi però penso che forse la mente umana è troppo limitata per comprendere, e certamente Dio sa qual è la vera gioia da riservare a chi ha salvato. Dopo torno nuovamente la piccola umana che non riesce a concepire nessuna gioia che non sia quella di avere accanto chi ama, madre, padre, fratello o marito che sia. Infine mi convinco che potrei rinunciare a ogni grado di parentela perché l'unica cosa davvero importante sarebbe averli accanto, in qualsiasi forma. Buona serata Gus😊
Le mie radici e parte dei rami stanno già vivendo la pienezza dell’eternità. A me mancano molto, e la loro memoria è sempre viva in me. La vita è un viaggio in cui ogni momento conta. Ciò che abbiamo vissuto nel passato ci ha reso quello che siamo ora, quindi quelle persone sono parte della mia essenza vitale. Li porto con me, e così sarà sempre. Grazie August, un abbraccio Dani
Il ricordo della felicità ed il frutto della passata felicità...ecco, forse, dove Dio ci porta. Non ne siamo certi ma Lui sa ed inconsapevolmente lo sappiamo anche noi. Il dolore c'è ma è affievolito dal bene che continua a donarci, anche il nostro esempio è di gran valore se porta al Suo fine. Abbraccio forte, ciao.
"La felicità non può essere una felicità perduta. E ci resta, anche se dentro una ferita. Il mio dolore, quel mio dolore, è il terribile modo di averla ancora vicino a me, di averla ancora con me".
Il tuo post ha riaperto una mia ferita che non si è mai rimarginata nonostante siano passati 7 anni ma è proprio il dolore che provo che mi fa compagnia, la mia memoria ricorda e lui è sempre con me. Grazie Gus, un abbraccio a te.
Capire, comprendere, condividere tutto è unità consapevolezza di un dolore che cresce nell'anima. Dopo l'operazione di questi giorni sono scoppiata in un pianto accorato, vedevo la mia Vale negli occhi di Paolo che erano arrossati e piangevo ancora di più.Un amore che cresce ogni giorno un po' di più ma non mi lascia sola...mi sta aspettando per riprendere i giochi di allora... Buonaserata Gus
Le emozioni, il dolore la felicità le presenze sono stati d'animo che ciascuno di noi vive nella propria solitudine, e per quanto altri possano capire e esserti vicino, non sono e non saranno te stesso. Questa tua frase :"La felicità non può essere una felicità perduta. E ci resta, anche se dentro una ferita. Il mio dolore, quel mio dolore, è il terribile modo di averla ancora vicino a me, di averla ancora con me." anche se priva di una spiegazione raziocinante, è bellissima, racchiude fede ed amore che così diventano una sola cosa. Post bellissimo, che può solo far nascere una sana invidia per la donna della pioggia Un sorriso Gingi
La sofferenza per la perdita di una persona amata diventa respiro nella preghiera. Ieri è venuto da me un vecchio sacerdote che mi conosce da più di trent'anni. La Misericordia mi ha abbracciato mentre raccontavo la storia della mia vita. La mia anima oggi canta le lodi a Maria.Buonanotte e bacio
Buena semana, mi abrazo!!
RispondiEliminaGrazie Rosana.
RispondiEliminaNon posso neanche immaginare quale e quanto dolore provochi la morte della persona con cui si è deciso di condividere la vita, posso solo pregare. Buona e serena serata,Gus.
RispondiEliminasinforosa
Quanta verità in questo tuo post mio caro Gus che non so proprio commentare.
RispondiEliminaSento i miei dolori passati ma sempre presenti lottare dentro di me e le mie ferite riaprirsi..
Ma si deve continuare , si deve cercare di rimarginare con l'aiuto della fede che spesso si ricorda nel momento del bisogno e poi si trascura
Bello leggerti , c'è una sensazione di pace e tranquillità anche se spesso la realtà ti colpisce duramente.
Grazie , un abbraccio forte
La Fede impedisce che il dolore possa diventare disperazione. Anche Gesù pianse alla morte dell'amico Lazzaro anche se sapeva che Lazzaro stava vivendo in una maniera diversa da quella terrena.
EliminaGrazie Nella.
Ciao Gus, ho approfittato del mio ritorno per fare un salto da te. Mi piacerebbe trovare le parole giuste per commentare questo post che è tragicamente meraviglioso, ma non ci riesco. Posso solo dirti che, per quello che ho avuto modo di leggere, ammiro molto il tuo modo di porti nei confronti della vita, in tutte le sue infinite sfaccettature.
RispondiEliminaTi auguro un giorno di non provare più alcun dolore, ma solo la gioia di ritrovarla vicino a te, ancora con te.
Buona serata.
Grazie Sheherazade.
RispondiEliminaNon posso sapere se ci sarà quel giorno.
Matteo 22,23-33
I sadducei e la risurrezione
In quello stesso giorno vennero da lui i sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e lo interrogarono, dicendo: «Maestro, Mosè ha detto: "Se qualcuno muore senza avere figli, il suo fratello ne sposi la moglie, per dare una discendenza a suo fratello". Ora, c'erano tra noi sette fratelli, il primo dopo essersi sposato morì e, non avendo discendenza, lasciò la moglie a suo fratello. Così anche il secondo e il terzo, fino al settimo. Per ultima, morì anche la donna. Alla risurrezione, dunque, di chi dei sette costei sarà moglie? Poiché tutti l'ebbero come moglie». Ma Gesù, rispondendo, disse loro: «Voi sbagliate, non comprendendo né le Scritture né la potenza di Dio. Nella risurrezione, infatti, né si sposano né sono date in moglie, ma essi saranno in cielo come gli angeli di Dio.
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RispondiEliminaQuesto passo del Vangelo spesso mi ha rattristato, purtroppo devo ammetterlo. Poi però penso che forse la mente umana è troppo limitata per comprendere, e certamente Dio sa qual è la vera gioia da riservare a chi ha salvato. Dopo torno nuovamente la piccola umana che non riesce a concepire nessuna gioia che non sia quella di avere accanto chi ama, madre, padre, fratello o marito che sia. Infine mi convinco che potrei rinunciare a ogni grado di parentela perché l'unica cosa davvero importante sarebbe averli accanto, in qualsiasi forma.
RispondiEliminaBuona serata Gus😊
Facciamo discorsi inutili. Il Mistero è impenetrabile, ma un giorno conosceremo tutto. E' solo questione di tempo.
RispondiEliminaQuello che provi è normale.
Ciao.
Le mie radici e parte dei rami stanno già vivendo la pienezza dell’eternità. A me mancano molto, e la loro memoria è sempre viva in me. La vita è un viaggio in cui ogni momento conta. Ciò che abbiamo vissuto nel passato ci ha reso quello che siamo ora, quindi quelle persone sono parte della mia essenza vitale. Li porto con me, e così sarà sempre.
RispondiEliminaGrazie August, un abbraccio
Dani
E' una bella sensazione.
EliminaSono felice per te.
Abbraccio Dani.
Il ricordo della felicità ed il frutto della passata felicità...ecco, forse, dove Dio ci porta. Non ne siamo certi ma Lui sa ed inconsapevolmente lo sappiamo anche noi.
RispondiEliminaIl dolore c'è ma è affievolito dal bene che continua a donarci, anche il nostro esempio è di gran valore se porta al Suo fine.
Abbraccio forte, ciao.
Rinnovo l'abbraccio...
Elimina"La felicità non può essere una felicità perduta. E ci resta, anche se dentro una ferita. Il mio dolore, quel mio dolore, è il terribile modo di averla ancora vicino a me, di averla ancora con me".
EliminaGrazie Pia.
Il tuo post ha riaperto una mia ferita che non si è mai rimarginata nonostante siano passati 7 anni ma è proprio il dolore che provo che mi fa compagnia, la mia memoria ricorda e lui è sempre con me. Grazie Gus, un abbraccio a te.
RispondiEliminaCapisco quello che provi.
EliminaAbbraccio.
Capire, comprendere, condividere tutto è unità consapevolezza di un dolore che cresce nell'anima. Dopo l'operazione di questi giorni sono scoppiata in un pianto accorato, vedevo la mia Vale negli occhi di Paolo che erano arrossati e piangevo ancora di più.Un amore che cresce ogni giorno un po' di più ma non mi lascia sola...mi sta aspettando per riprendere i giochi di allora...
RispondiEliminaBuonaserata Gus
Tu e Dani siete le mie prime amicizia sui blog. Vi voglio bene e con voi scrivo istintivamente e a volte sono sgarbato.
EliminaBacio Lucia.
Le emozioni, il dolore la felicità le presenze sono stati d'animo che ciascuno di noi vive nella propria solitudine, e per quanto altri possano capire e esserti vicino, non sono e non saranno te stesso. Questa tua frase :"La felicità non può essere una felicità perduta. E ci resta, anche se dentro una ferita. Il mio dolore, quel mio dolore, è il terribile modo di averla ancora vicino a me, di averla ancora con me." anche se priva di una spiegazione raziocinante, è bellissima, racchiude fede ed amore che così diventano una sola cosa.
RispondiEliminaPost bellissimo, che può solo far nascere una sana invidia per la donna della pioggia
Un sorriso Gingi
Un commento che un atto che va oltre l'amicizia. Ti fa sentire bene la persona che comprende fino in fondo il tuo stato d'animo.
EliminaGrazie Gingi.
Bacio.
;-)
EliminaLa sofferenza per la perdita di una persona amata diventa respiro nella preghiera.
RispondiEliminaIeri è venuto da me un vecchio sacerdote che mi conosce da più di trent'anni. La Misericordia mi ha abbracciato mentre raccontavo la storia della mia vita. La mia anima oggi canta le lodi a Maria.Buonanotte e bacio
Grazie Lucia.
EliminaBacio.