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martedì, agosto 22, 2017

Suggerimenti per chi insegna






Io l'Università l'ho fatta nella città del terremoto (Ancona). Mi tagliavo la barba e lo specchio oscillava.
Mai ascoltata una lezione universitaria ( lavoravo ). I parrucconi erano bravissimi. Quello di matematica lo chiamavano "Biscottino". Nell'esame mi ha fatto qualche domanda e logicamente non ricordavo niente, allora lui mi disse: "Figliolo, cosa vuoi?" "Prof, non meno di 18 e tolgo il disturbo".

27 commenti:

  1. Migliore ipotesi per questa immagine: donna nell antica Roma.

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    1. E' difficile coinvolgere lo studente.
      Grazie.
      Ciao.

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    2. All'università più di un professore ci é riuscito. Al liceo é stato in fenomeno raro

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  3. Vero August, ma il cuore s'incendia di desiderio se dentro hai almeno qualche scintilla, se dentro hai la voglia di trasmettere oltre a Nozioni, anche la vita!.
    Grazie August, pomeriggio sereno!
    Dani

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    1. Sì, Dani.
      Non si può fare a meno della "Scintilla".
      Ciao.

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  4. ogni persona può insegnare....oh certo chi è qualificato per esserlo a degli obblighi come tu hai ben descritto. io invio la mia gratitudine ai miei maestri d'un tempo per aver risvegliato in me la gioia del sapere e la curiosità di essere ancora desiderosa di conoscere le varie risposte ai tanti perchè dell'oggi. la mia gratitudine di questi tempi moderni va a Daniela che appassionatamente e pazientemente mi ha insegnato ad usare il computer....Grazie Dani pubblicamente grazie!
    La gratitudine è la memoria del cuore,
    Buonpomeriggio Gus bacio.

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    1. Chi insegna deve farlo per amore e non come sbocco occupazionale. Purtroppo il dio Denaro è il padrone del mondo.
      Bacio Lucia.

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    2. @Lucia
      Come è stato insegnato a me, il l'ho fatto con te, avevi molto entusiasmo nell'imparare,e' stato un bel periodo!
      Grazie
      Dani
      Ps. grazie August, dell'opportunità di rispondere a Lucia.
      Buona giornata a tutti!

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    3. Grazie Dani.
      Non c'è più il caldo del deserto.
      Ciao.

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    4. August, c'è la brezza?
      Si, sono sicura!
      Grazie.
      Dani

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    5. METEO / ecco perché arriverà nuovamente caldo con POLIFEMO
      Vi spieghiamo perchè arriverà così tanto caldo
      Come abbiamo iniziato ad informare i nostri appassionati lettori, verso la fine del mese, ossia dal 26 agosto, una nuova ondata di caldo africano interesserà l'Italia, almeno per 5 giorni. Essa sarà causata dall'anticiclone Polifemo. Perché?
      FALLA IBERICA - Il primo motivo che favorirà l'arrivo di aria calda dal Sahara è una bassa pressione che dall'Atlantico settentrionale scenderà di latitudine, puntando la Penisola iberica. La terminologia meteorologica vuole che tale centro depressionario venga chiamato "falla iberica".
      ANTICICLONE AFRICANO - La presenza della "falla iberica" richiama dal deserto africano l'anticiclone sub-tropicale. A seconda dell'intensità di calore noi (iLMeteo.it, ndr) gli diamo il nome più adatto, e dato che dare i nomi alle figure atmosferiche non è vietato da alcuna legge italiana e tanto meno europea, ecco che nascono i Caronte, Hannibal, Lucifero... ed ora Polifemo.
      IL CALDO DI POLIFEMO - L'ondata di calore di Polifemo sarà meno intensa rispetto a quella di Lucifero, in primis perchè siamo a fine mese, il sole compie nel cielo un arco sempre più basso per cui tramonta prima, e quindi i suoi raggi caldi smettono prima di scaldare la terra. Però per essere la fine di Agosto il caldo sarà anomalo e misurerà valori da record in alcune città (Ferrara ad esempio toccherà 38° il 27 del mese, ndr).
      QUANTO DURERA'? - Per ora non è dato di sapere la durata del caldo, i modelli internazionali lo fanno continuare almeno fino ai primi di Settembre... sarà così? Ricordiamo che nel 2003 la falla Iberica è rimasta in loco per quasi 4 mesi!

      Difficile uscire da deserto. Ormai siamo in questa area climatico. L'anticiclone delle Azzorre frantumato per l'effetto serra.

      Ciao Dani.

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  5. e che altro posso dire , condiviso al mille per mille..
    Io prima di essere corrispondente ho insegnato 4 anni inglese , e guardandomi intorno vedevo proprio questo" menefreghismo" latente che accompagnava i miei colleghi...Morale: mi sono fermata.
    Se non si ha nulla da dare , si rinuncia non c'è alcuna possibilità. La tecnologia aiuta , ma non fornisce interessi se non si ha la strada giusta per cercarli.
    Bacione Gus

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    1. Il bacione è un interesse :)
      Ciao Nella.

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    2. Che bello il discorso di Nella.
      C'è troppa presunzione Gus. Ciò che ho imparato è grazie ai pochi insegnanti che hanno acceso in me una scintilla che si è trasformata in fiamma.
      Prima erano pochi ora forse c'è bisogno di un lanternino.
      Buona serata, ciao.

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    3. Tu stessa dici che gli insegnanti che accendono la scintilla sono pochi.
      Ciao.

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  6. Mi permetto di lanciare una spada a favore degli insegnanti. Il disinteresse dei ragazzi per la storia non è completamente dovuto all'incapacità di insegnamento dei maestri, bensì anche alla società di oggi che non crea granchè di stimoli. Faccio degli esempi. Invece di regalare ai propri figli uno smarphone che li rincoglionisce, non sarebbe più giusto un libro di storia, ce ne sono parecchi nelle librerie. Oppure portarli direttamente in una libreria o meglio ancora in una biblioteca, dove possono scegliere loro stessi?
    Un altro esempio: creare come abbiamo fatto io ed altri amici nel mio dolce paese langarolo un bar-libreria dove i ragazzi possono incontrarsi e discutere di attualità passando per la storia?
    Questi sono due esempi che mi vengono in mente ma che dimostrano che la colpa degli insegnanti è solo al 50%, l'altro 50% è del cittadino, genitori compresi.
    Il fatto poi di lavorare senza professionalità non è un handicap solo dell'ambiente educativo ma anche di tutta la PA italiana, sanità compresa.
    Non colpevolizziamo solo una categoria bemsì la maggioranza dei lavoratori italiani. Che io comunque giustifico perche se è vero che il buon esempio viene dall'alto, i nostri politici non ne danno granchè. Mi permetto ancora di puntualizzare che io non ero un insegnante e non lavoravo nella PA ma in proprio. Ciao ciao, torno dove ho commentato finora

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    Risposte
    1. Dimenticavo nel bar-libreria staimo leggendo Bauman, la società dell'incertezza. Che ne dici? interessante non credi? Riciao

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    2. Zygmunt Bauman, ormai, dice sempre le stesse cose.
      Ciao Farfalla.

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    3. ◕‿◕ ٩(♡ε♡ )۶

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  7. Gus O.
    +1
    +Francesco Grieco
    Grazie
    Ciao.


    22 h

    Gus O.
    +1
    +Patty pa
    Grazie.
    Ciao.

    22 h

    Gus O.

    +Luisa tebano
    Grazie
    Ciao.

    21 h

    Gus O.

    +Vincenzo Langella
    Ciao.

    21 h

    Farfalla Leggera

    Personalmente sono invece convinta che un vero insegnante dovrebbe fare entrambi le cose: nocciolare date, conquiste e battaglie dell'impero romano e raccontare ai discenti come vivevano le donne e i maschi romani, come vestivano, i negozi, i giochi e l'uso del tempo libero...Se ricordo bene ci fu Indro Montanelli con un altro autore di cui non ricordo il nome che scrisse una raccolta di libri di storia unendo queste due aspetti. Riicordo invece perfettamente che si intitolava "Storia d'Italia". Ciao

    20 h

    Gus O.
    +1
    +Farfalla Leggera
    Certo, la storia non si può nascondere.
    "Il Messaggero" pubblicò a inserti settimanali
    "La storia d'Italia a Fumetti" di Enzo Biagi.
    Ho rilegato tutto è ho un libri piacevole.
    Ciao Farfalla.

    17 h

    Gus O.
    +1
    +Mario Guglielmino
    Ciao.

    17 h

    Farfalla Leggera

    +Gus O. Io parlavo di questa, io la lessi a volumi prendendoli in biblio...erano volumetti azzurri molto ben fatti. Enzo Biagi, grande giornalista. Buona serata a te
    https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_d%27Italia_(Montanelli)

    17 h

    Gus O.

    +Farfalla Leggera
    La Storia d'Italia a fumetti di Enzo Biagi è un progetto nato alla fine degli anni settanta, con il fine di raccontare la storia utilizzando il fumetto come mezzo di comunicazione.
    Lo scrittore e giornalista italiano Enzo Biagi si prometteva di narrare, in maniera didattica, la storia del Bel paese ("Dalla caduta dell'Impero Romano ai giorni nostri", come affermano i sottotitoli delle edizioni più recenti, risalenti al 2004), usufruendo del contributo dei maggiori fumettisti ed illustratori italiani (artisti come Milo Manara, Marco Rostagno, Carlo Ambrosini, Alarico Gattia, Aldo Capitanio, Paolo Ongaro e Paolo Piffarerio).
    L'opera, inizialmente pubblicata in volumi, ottenne quasi subito un forte successo di pubblico (Wiki).
    Ciao.

    17 h

    Gus O.
    +1
    +Nella Crosiglia
    Grazie.
    Ciao.

    15 h

    Farfalla Leggera

    Leggo che eri scarso in matematica... allora siamo in due! ;-) ihihihih

    14 h

    Gus O.

    +Nella Crosiglia
    Grazie.

    5 s

    Gus O.

    +Fabio Grassi
    Ciao.


    Grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Farfalla, Montanelli scrisse parte della storia insieme a Roberto Gervaso. vi sono pezzi interessanti, ma anche scorrevoli e gradevoli.
      Cominciò con la Storia dei greci, Poi Dei Romani, poi L'italia dei secoli bui, L'italia dei comuni, L'italia della controriforma... etc etc sono una quindicina di volumi.

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    2. Ciao Gingi, ecco chi era l'altro Roberto Gervaso! E credo che fossero più di 15 perchè erano compresi anche ritratti di personaggi storici. L'addetto della biblio me ne dava 3 per volta e ricordo che lessi per parecchio tempo ma erano davvero appassionanti. Grazie bella per avermi ricordato l'altro autore... Abbraccio

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    3. Carissima, in effetti fra gli scritti di Montanelli vi sono anche volumi dedicati a interviste e personaggi, con Marco Nozza scrisse "Garibaldi".
      Inoltre i volumi dedicati alle sue interviste e a studi di biografie al di fuori dekla storia sono :
      Gli incontri" due volumi, Gente Qualunque, Istantanee, e "i Libelli". Sono così precisa perchè quasi tutta la sua produzione uscì negli anni in cui io abitavo a Catania, e sotto casa avevo la storica libreria "Bonaccorsi"... presso la quale feci molti danni. Ma che ora sono la mia salvezza e la mia compagnia.
      Abbraccio a te

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    4. Ciao bella, grandi giornalisti e personaggi: Montanelli, Biagi e Gervaso che hanno fatto scuola. Spero che ne escano altri che abbiano il loro livello anche se ho letto in giro che anche lì nel loro campo c'è parecchio clientelismo che impedisce ai meritevoli di emergere. Ah quest'Italia che soffoca la meritocrazia... Baciobacio a te e un abbraccio a chi pazientemente ci ospita dandoci la possibilità di dialogare. Anna

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  8. Per quanto riguarda, scuola, cultura società insegnamenti e libri, io mi astengo dal commentare, le mie parole ed i miei concetti sarebbero talmente duri che sarei invisa a me stessa.

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