Lentamente
Gesù colloca la sua persona al centro dell'affettività e della libertà
dell'uomo.
E' commovente la questione, è l'aspetto più commovente di tutto quanto il fatto cristiano, cioè la storia cristiana.
La vocazione in cui Cristo ci ha bloccati, in questo essere bloccati ha già dentro tutto.
Dove sei, dove uno vive queste cose, entrano flotti di umanità diversa. Altrimenti le cose restano immutabili, in tutti i sensi, e sembrano dar vigore e ragione alla superbia, alla pretesa, alla presunzione, al fariseismo.
La vocazione è un grido di battaglia, non come un posteggio, un posteggio in cantina.
Se si va a insegnare, se si va a lavorare in banca e si stabiliscono rapporti con gli altri compagni di lavoro, qualsiasi cosa si faccia, per quanti rapporti si tessano, questa battaglia è lo scopo. E' la battaglia del nuovo contro il vecchio. Per questo è la vera rivoluzione.
Anche ai tempi di Stalin tutti gridavano: "Rivoluzione!", e tutto sembrava rivoluzionario, animato da imperiosa volontà di rivoluzione. Son finiti negli accusati schemi dei propri avversari, identificandosi con essi.
E' commovente la questione, è l'aspetto più commovente di tutto quanto il fatto cristiano, cioè la storia cristiana.
La vocazione in cui Cristo ci ha bloccati, in questo essere bloccati ha già dentro tutto.
Dove sei, dove uno vive queste cose, entrano flotti di umanità diversa. Altrimenti le cose restano immutabili, in tutti i sensi, e sembrano dar vigore e ragione alla superbia, alla pretesa, alla presunzione, al fariseismo.
La vocazione è un grido di battaglia, non come un posteggio, un posteggio in cantina.
Se si va a insegnare, se si va a lavorare in banca e si stabiliscono rapporti con gli altri compagni di lavoro, qualsiasi cosa si faccia, per quanti rapporti si tessano, questa battaglia è lo scopo. E' la battaglia del nuovo contro il vecchio. Per questo è la vera rivoluzione.
Anche ai tempi di Stalin tutti gridavano: "Rivoluzione!", e tutto sembrava rivoluzionario, animato da imperiosa volontà di rivoluzione. Son finiti negli accusati schemi dei propri avversari, identificandosi con essi.
Ohimè, tu caro amico mio
RispondiEliminaVoglio Spoon River
EliminaColline da pianura, da passeggio
La bruma fatta a mano, vita a credito
Vaneggìo a filastrocca, la cultura a pacchetti
Dopata, fai l'appello
Militi ignoti sciapi da dozzina, a buon prezzo
Mezz'interi, spuppati, senza mamma
Lapidari monologhi
La noia come la noia
Tapùn, la vendetta s'acceca a mano nuda, scoppia
Crepa, fugge la Croce Rossa
Lo sai che non si può sparare sulla Croce Rossa.
EliminaOra è tardi, ma ho tanto da dirti, oltre alla Buonanotte s'intende!. Grazie per questo post
RispondiEliminaNessuno di noi credo faccia rivoluzione come dovrebbe. Io men che meno pur credendo di farla. Ce l'ho posteggiata in cantina.. ogni tanto alzo il telone e la sfoggio con gli amici.
RispondiEliminaDovrei tirarla fuori e farla rombare. Davanti al mondo. La vocazione.
E' diversità. Invece noi cerchiamo (in)consciamente la conformità, l'allineamento, l'ossequio.
Dani, alla domanda di Cristo tu hai già risposto sì.
RispondiEliminaFranco, il tesoro nella cantina è già una grande Grazia.
RispondiEliminaLucia, sono contento che ti piaccia il mio post.
RispondiEliminaBuona giornata.
Paolo, quello che scrivo non è lapidario, ma è solo una conseguenza della certezza della Fede.
RispondiEliminaLa domanda di Cristo è inserita nella parabola della vedova e del giudice malvagio, che alla fine dopo le tante richieste accontenta la donna. Allora, Dio è meno del giudice malvagio? Sicuramente no. La domanda ci indica la strada della Salvezza. Chiedere continuamente con la preghiera e con le buone azioni.
RispondiEliminaIn Luca 18 leggiamo:
RispondiEliminaLuca 18:1-8
“Poi propose loro ancora una parabola, per mostrare che bisogna continuamente pregare senza stancarsi, dicendo: «C’era in una città un giudice che non temeva Dio e non aveva rispetto per alcun uomo. Or in quella stessa città c’era una vedova che andava da lui, dicendo: “Fammi giustizia del mio avversario”. Per un certo tempo egli si rifiutò di farlo, ma poi disse fra sé: “Anche se non temo Dio e non ho rispetto per alcun uomo, tuttavia, poiché questa vedova continua a infastidirmi, le farò giustizia perché a forza di venire, alla fine non mi esaurisca”». E il Signore disse: «Ascoltate ciò che dice il giudice iniquo. Non vendicherà Dio i suoi eletti che gridano a lui giorno e notte. Tarderà egli forse a intervenire a loro favore? Sì, io vi dico che li vendicherà prontamente.”
Il Signore raccontò questa parabola “PER MOSTRARE CHE BISOGNA CONTINUAMENTE PREGARE SENZA STANCARSI”. Alcuni di noi probabilmente hanno una richiesta che non è stata ancora soddisfatta, e per questo possiamo sentirci stanchi e abbattuti. La richiesta della vedova non era malvagia. Al contrario, era buona e giusta. Come lei, anche noi possiamo avere richieste buone e giuste per cui non abbiamo ricevuto una risposta. Che cosa ci dice di fare la Parola di Dio? Di continuare ad andare da Dio con queste richieste. Di non stancarci, di non abbatterci, ma di continuare a pregare. Non dico che tutte le richieste per cui stiamo pregando saranno soddisfatte – devono essere anche conformi alla Sua volontà – né dico che qualcuno deve andare da Dio con richieste per cui Lui ha già dato una risposta negativa. Tuttavia, per le richieste che, secondo la Parola di Dio, sono conformi alla Sua volontà, non dovete stancarvi ma dovete continuare a pregare. Come ha detto il Signore in Matteo 7:7-11:
(Mt 7,7-11) "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussarte e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano.
RispondiEliminaTi invidio, amichevolmente, per questa tua incrollabile fede.
RispondiEliminaIo non ci riesco e penso che molte volte le religioni prendano in giro la gente in buona fede.
Ciao.
Cri
Si chiama fede, conoscenza per fede, il riconoscimento della realtà attraverso la testimonianza che porta uno, che si chiama appunto testimone o teste. E' una conoscenza della realtà che avviene attraverso la mediazione di una persona fidata, adeguatamente affidabile. Io non vedo la cosa; vedo soltanto l'amico che mi dice quella cosa, e quell'amico è una persona affidabile, perciò quello che lui ha visto è come se l'avessi visto io. Quindi la fede, prima di tutto, non è soltanto applicabile a soggetti religiosi, ma è una forma naturale di conoscenza, una forma naturale di conoscenza indiretta: di conoscenza però! La ragione è una cosa viva che, perciò, per ogni oggetto ha un suo metodo, ha un suo modo, sviluppa una caratteristica dinamica, ha anche una dinamica per conoscere cose che non vede direttamente e che non può vedere direttamente, le può conoscere attraverso la testimonianza di altri: conoscenza indiretta per mediazione."
EliminaMia figlia torna a casa tutta emozionata e mi dice: "Papà, mentre andavo dal parrucchiere ho visto un autovettura che ha investito un passante. E' arrivata l'autoambulanza, ma ormai era morto".
Io non ho visto l'incidente, ma credo a mia figlia perché la reputo una testimone attendibile.
Questo fenomeno è una testimonianza per fede.
Cristo, nel suo lungo peregrinare parlava e la gente ascoltava.
Chi lo aveva sentito lo raccontava a un conoscente e questi a un'altra persona. Qualcuno che conosceva Cristo ha cominciato a scrivere le sue parole. Anche chi non lo conosceva, basandosi su una testimonianza credibile, ha fatto altrettanto. Così sono nati i Vangeli, le prime comunità di credenti e infine la Chiesa.
La cultura, la storia e la convivenza umana, si fondano su questo tipo di conoscenza che si chiama fede, conoscenza per fede, conoscenza indiretta, conoscenza di una realtà attraverso la mediazione di un testimone.
Tu sei certa che Napoleone sia esistito? Lo hai conosciuto? No, di certo, ma ci credi perché è scritto nei libri di storia.
Ciao Cri.
RispondiEliminaLa Chiesa è il prolungamento di Cristo nella storia, nel tempo e nello spazio. Ed essendo tale prolungamento, è in essa la modalità con cui Cristo continua ad essere particolarmente presente nella storia, e dunque essa è metodo con cui lo Spirito di Cristo mobilita il mondo verso la verità, la giustizia, la felicità.
La parola Chiesa indica un fenomeno storico il cui unico significato consiste nell'essere per l'uomo la possibilità di raggiungere la certezza su Cristo, nell'essere insomma la risposta a questa domanda: «Io, che vengo il giorno dopo quello in cui Cristo se ne è andato, come faccio a sapere se veramente si tratta di Qualcosa che sommamente mi interessa, e come faccio a saperlo con ragionevole sicurezza?... Questo problema è il cuore di ciò che si chiama storicamente Chiesa».
Di che cosa è fatta la Chiesa di Dio? Di uomini convocati.
La dipendenza da Dio è la libertà dell’uomo dagli altri uomini.È credere che Cristo è presente, ma per essere presente ha bisogno di te e di me, di noi. "Signore che cos'è l'uomo perchè te ne curi?" A volte, specialmente quando siamo stanchi, la preghiera non arriva alle nostre labbra, si ferma al cuore e allora facciamo silenzio. Il Signore sa,
RispondiEliminaEgli legge i cuori.
Per anni,in cucina, avevo incollato con lo scotch una specie di volantino stampato in grande di Peguy che diceva: "Tutto era preparato perchè il mondo moderno partisse allora invece di partire oggi.C'era lo stesso disordine e la stessa specie di disintelligenza. Ma venne Gesù. Egli non perse affatto i suoi tre anni, Egli non li impiegò a gemere ed a interpellare il malore e la disgrazia dei tempi. Egli tagliò corto. Oh in un modo molto semplice. Facendo il cristianesimo. Egli non incriminò, Egli non accusò nessuno. Egli salvo.
Egli non incriminò il mondo. Egli salvò il mondo."
Chi veniva da me leggeva e mi diceva: dammi un pezzo di carta e scrivimi tutto.
Perchè è un messaggio che arriva al cuore.
«Quando ho incontrato Cristo mi sono scoperto uomo» Cioè essere persona. Se in
qualche modo io non posso dire questo, allora non ho ancora conosciuto che cos’è la fede. Ma se invece ho, appena un po,’ conosciuto questo, allora comprendo che non posso vivere se non per la fede.
Io mi sento cristiana, non solo perchè ho ricevuto il Battesimo, ma perchè il cristianesimo è l’annuncio che Dio è entrato nel mondo in modo umano. Perciò il modo concreto con cui Egli entra nel mondo, è importante per tutti e per sempre. Per questo Maria, quella ragazza di quindici-sedici anni è la madre dei viventi. E la felicità dell’uomo passerà, attraverso la sua carne e prima ancora il suo cuore, il suo sì, il suo fiat. La testa mi fuma.....ma dovevo gridare la gioia di parlare di Lui e con Lui a te Gus
e agli amici/che. Allora Buonanotte e sogni sereni nella pace che il Cristo ci dona!
Nessuno di noi può sapere se è meglio di Zaccheo, il gabelliere al servizio della mafia dell'Impero romano. La nostra è solo una Speranza. E tu donna sei sicura che Cristo ti tratterà meglio dell'adultera. Sei sicura che riuscirai ad aprirti e confessare i tuoi peccati come ha fatto la samaritana al pozzo di Giacobbe?
EliminaGus caro: io non parlerò, come non ha parlato l'adultera e come non ha parlato la Samaritana. Griderò a tutti: "Egli sapeva tutto di me!". Io sono Matteo, sono l'Amoroissa che vuole toccargli il mantello, sono Zaccheo, l'adultera e la Samaritana. Sono la Maddalena che Gli lava i piedi con le lacrime e glieli profuma perchè sa che Lui la perdonerà. "Và e non peccare più". Sto camminando leggera, con il bastone che Lui mi ha donato per fare meno fatica nell'arrivare in cima. Buonagiornata.
RispondiEliminaLa mia risposta è impersonale e non pensavo a Lucia.
EliminaBacio.
Ciao Gus. Credo che la fede per il mio Cristo stia in questa tua bellissima frase: lentamente Gesù colloca la sua persona al centro dell'affettività e della libertà dell'uomo.
RispondiEliminaAmore e libertà cosa si può volere di più? Libertà d'amare....
Dolce notte a te Gus
E' un punto di arrivo nel percorso della Fede.
EliminaBuona giornata Anna.
Forse ma mi rendo conto che non è ancora abbastanza. Il mio Cristo merita di più dalla mia persona e confesso candidamente che il leggerti mi aiuta. Credo che sia per questo che, nonostante tutto, sono ancora qui a leggere i tuoi post.
EliminaGrazie e buona serata
Io qualsiasi cosa faccia cerco sempre di domandarmi se piacerà a Cristo. Tutti diamo poco a causa degli egoismi.
EliminaGrazie a te.
Ciao.
Un dolce Buongiorno!
RispondiEliminaAnna, inavvertitamente ho cancellato il tuo commento.
RispondiEliminaMi scuso e ti saluto affettuosamente.
Tranquillo, nulla di grave.
EliminaGrazie.
EliminaCiao.