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lunedì, agosto 17, 2015
Da una testimonianza nasce la metanoia
domenica, agosto 09, 2015
L'Amore più grande
Descrivendo
la situazione umana attuale, dice André Malraux: "Non c'è un ideale
al
quale possiamo sacrificarci, perché di tutti noi conosciamo le menzogne. Noi,
che
non sappiamo che cosa sia la verità". E' la più terribile definizione del
cinismo
che identifica l'atteggiamento dell'uomo d'oggi, e poiché non sa il nome
della
verità, tutto gli sembra menzogna, anche l'aspirazione ultima e costitutiva
del
cuore, anche l'esigenza profonda di certezza, anche la passione per la
giustizia.
Ognuno pretende avere così la propria morale, ma questa è la più
grande
e triste menzogna. Che l'uomo abbia la sua morale significa infatti che
ognuno
è dominato dalla morale dello stato, del potere, cioè dalla morale dei
valori
comuni, stabiliti da coloro che hanno i mezzi per farlo. Così, per una
pressione
osmotica irresistibile, tutti coloro che pretendono di avere una loro
morale
finiscono sotto il dominio della morale del Potere. La moralità vera è
quella
che nasce dall'Eucarestia, cioè dal Dio non più anonimo, ma presente, cui
apparteniamo.
E' impossibile all'uomo perdonare: l'uomo può dimenticare, può
ovviare,
ma non perdonare. Perdonare significa infatti far rinascere da capo.
L'eucarestia
è la memoria di un uomo che muore al nostro posto, che ci grazia,
che
ci fa diventare colmi di essere, come se non avessimo fatto nulla di male.
lunedì, agosto 03, 2015
Gesù nella nostra vita
Lentamente
Gesù colloca la sua persona al centro dell'affettività e della libertà
dell'uomo.
E' commovente la questione, è l'aspetto più commovente di tutto quanto il fatto cristiano, cioè la storia cristiana.
La vocazione in cui Cristo ci ha bloccati, in questo essere bloccati ha già dentro tutto.
Dove sei, dove uno vive queste cose, entrano flotti di umanità diversa. Altrimenti le cose restano immutabili, in tutti i sensi, e sembrano dar vigore e ragione alla superbia, alla pretesa, alla presunzione, al fariseismo.
La vocazione è un grido di battaglia, non come un posteggio, un posteggio in cantina.
Se si va a insegnare, se si va a lavorare in banca e si stabiliscono rapporti con gli altri compagni di lavoro, qualsiasi cosa si faccia, per quanti rapporti si tessano, questa battaglia è lo scopo. E' la battaglia del nuovo contro il vecchio. Per questo è la vera rivoluzione.
Anche ai tempi di Stalin tutti gridavano: "Rivoluzione!", e tutto sembrava rivoluzionario, animato da imperiosa volontà di rivoluzione. Son finiti negli accusati schemi dei propri avversari, identificandosi con essi.
E' commovente la questione, è l'aspetto più commovente di tutto quanto il fatto cristiano, cioè la storia cristiana.
La vocazione in cui Cristo ci ha bloccati, in questo essere bloccati ha già dentro tutto.
Dove sei, dove uno vive queste cose, entrano flotti di umanità diversa. Altrimenti le cose restano immutabili, in tutti i sensi, e sembrano dar vigore e ragione alla superbia, alla pretesa, alla presunzione, al fariseismo.
La vocazione è un grido di battaglia, non come un posteggio, un posteggio in cantina.
Se si va a insegnare, se si va a lavorare in banca e si stabiliscono rapporti con gli altri compagni di lavoro, qualsiasi cosa si faccia, per quanti rapporti si tessano, questa battaglia è lo scopo. E' la battaglia del nuovo contro il vecchio. Per questo è la vera rivoluzione.
Anche ai tempi di Stalin tutti gridavano: "Rivoluzione!", e tutto sembrava rivoluzionario, animato da imperiosa volontà di rivoluzione. Son finiti negli accusati schemi dei propri avversari, identificandosi con essi.