lunedì, luglio 27, 2015

Utilizzare il tempo con intelligenza






Una volta invidiavo il cane dei vicini

nel giardino sottostante la mia finestra,

perché lui non si annoiava,

non aveva il problema si sapere che fare.

Cosa mi era successo?

Si era ammalato il mio rapporto con il tempo.

Prima il tempo era al mio servizio

e io non sentivo il

bisogno di riempirlo, poi ho cominciato ad avvertire

il bisogno o dovere di riempire il tempo.

Sono rinato quando, seduto su una poltrona,

ho cominciato a guardare i miei quadri.

Non erano fatti di niente, ossia di solo colore,

ma avevo scoperto che dietro il colore,

c'era qualcosa di nuovo

a dargli senso, drammaticità,

insomma poesia.

Poi, un po' alla volta,

guardando con occhi nuovi mi sono accorto

che non solo dietro il colore c'è una

Rivelazione





27 commenti:

  1. L'opera è di Jack Vettriano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stavo per chiedertelo, sai?

      Elimina
    2. Il problema è se nel corpo del post hai trovato qualche suggerimento.
      Ciao.

      Elimina
    3. Quindi, hai il problema inverso. La scelta dei desideri più corposi.
      Ciao.

      Elimina
  2. Non ho capito molto bene questa frase: ho cominciato ad avvertire
    il bisogno o dovere di riempire il tempo

    Bisogno o dovere???

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se uno sente il bisogno non è sicuramente un dovere.
      Il dovere lo senti quando vedi che non hai voglia di fare niente.
      Ciao Anna

      Elimina
    2. Mah io sinceramente non ho mai sentito il bisogno nè tanto meno il dovere di riempire il mio tempo... mi è sempre venuto spontaneo fin da ragazzina di viverlo da sola, con altri, con Cristo, con la mia famiglia, con la mia comunità... Ma forse non capisco il senso del post... scusami. buona serata

      Elimina
    3. Ho passato momenti in cui ho sfiorato l'accidia.
      Il senso del post è un fatto personale.

      Elimina
    4. Per mia decisione preferisco non entrare più nei fatti personali dei bloggers cmq ti ringrazio di avermi fatto capire il senso del tuo post

      Elimina
    5. Anna, momenti di confusione possono capitare a tutti. Ho scritto di me con il pensiero rivolto a chi ha vissuto o vive certe situazioni.
      Ciao.

      Elimina
    6. Hai fatto più che bene se ciò ti aiuta a capire e a capirti ma date le mie (nostre) disavventure virtuali che tu ben conosci, preferisco evitare di entrare nella sfera personale che potrebbe diventare nuovamente fonte di scherno. L'esperienza insegna. Dolce notte

      Elimina
  3. Dal primo raggio di sole, dove la notte buia, lascia il posto ai colori ecco la nostra tavolozza naturale. Il tempo è sovrano, se non so come impiegarlo, prendo il rosario che ho sempre con me e lo faccio scivolare tra le dita.

    A proposito del quadro: due sigarette per la stessa persona, vino, donna e dolcetti, cosa manca ancora? Gus cambia immagine....se vuoi! Mi pare tutto eccessivo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il quadro è il mondo di Vettriano.
      Tu reciti da sola il Rosario?
      Ciao Lucia.

      Elimina
    2. Non avevo riflettuto. Hai ragione, dietro il colore, c'è un mondo che non mi appartiene. E' il mondo di Vettriano. Un pittore che descrive sempre la seduzione.
      La rivelazione di ciò in cui lui crede. Mentre io riscopro la Rivelazione cristiana.
      Grazie ho conosciuto un pensiero e uno sguardo più attento e profondo. Buonagiornata.

      Elimina
    3. A proposito del Rosario, malgrado Padre Giorgio (Carmelitano) dica che debbo dimenticare le preghiere ripetitive, io lo recito spesso. Da sola, con i ritmi che mi appartengono. Un abbraccio per oggi e un sorriso in più

      Elimina
    4. Non ci riesco. Io il Rosario lo recitavo con Bruna.
      Ciao.

      Elimina
    5. In Vettriano cerco di trovare qualche traccia di Dio che si nasconde in posti strani.
      Ciao Lucia.

      Elimina
  4. E' importante saper rivivere i propri stati d'animo, saper riallacciare i pensieri con momenti del nostro passato.
    Cri

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La noia è la perdita del desiderio di osservare e comprendere la realtà.
      Ciao Cri.

      Elimina
  5. Non è l'oggetto in sè ad essere importante, ma quello che tu riesci a vedere oltre ad esso.
    L'uomo non è al servizio del Tempo, ma è il Tempo a servizio dell'uomo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "L'uomo non è al servizio del Tempo, ma è il Tempo a servizio dell'uomo." : frase più che perfetta e veritiera

      Elimina
    2. Dovrebbe essere così.
      Ciao.

      Elimina
  6. Omar ogni tua risposta analizza un aspetto del problema a cui dai una spiegazione logica, quindi conosci già la soluzione.
    Ogni stagione della vita possiede in sè la capacità di utilizzare il tempo nel modo più adeguato.
    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si può essere vecchi da bambini e giovani da adulti. Il problema è complesso e le soluzioni rappresentano solo elaborazioni mentali soggettive, come quella proposta da te.
      Un abbraccio.

      Elimina
  7. La vita, le nostre giornate, non possono avere una routine, un programma prestabilito da svolgere..... la vita è piena di sorprese. Accogliamo tutto, come appunto è, un dono!

    Tempo fa mi dicevi che ti addormenti dicendo il Rosario.......contraddizione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il Rosario: "La vita, le nostre giornate, non possono avere una routine, un programma prestabilito da svolgere".
      Ora dico altre preghiere.

      Elimina