domenica, dicembre 17, 2017

Giorni pieni di memoria






Se piove, mi chiami accanto e mi indichi attraverso i vetri quel che succede fuori, distorto dai goccioloni sulla finestra, da quell’idea di mosso che ha la pioggia quando bagna come di virtualità tutto quello che scopre, toccandolo, appoggiandovisi sopra. – Guarda, piove, mi dici e mi convinci ci sia qualcosa da guardare, rannicchiati spalla contro spalla sul davanzale, e io ti dico – Tutte le volte la stessa storia, ma è una finestra, un po’ di pioggia! Dici – Zitto, e guarda; apri la finestra con l’acqua che rimbalza sul marmo e ci colpisce di riflesso. – Dai, che dopo ci tocca asciugare; ma dici che ti piace l’odore fertile dell’acqua, ti piacciono le persone in pantaloncini che camminano svelte, indecise tra il fastidio e il sollievo, guardi i palazzi di fronte, ti piace il nome dell’inverno pronunciato dalla bocca dell’estate, il brivido sulla pelle fuori stagione, il fatto che non si possa uscire, gli amici che chiamano per disdire la serata alla discoteca all’aperto, la televisione spenta.  E io insisto – È pioggia, è solo pioggia: non può piacerti, è una cosa stupida. Tu dici che non c’è niente di male a essere stupida. E’ che la pioggia ti piace proprio, le gocce sul naso, o su una ciglia. Io vorrei prenderti e tu non vuoi.  Il rumore delle auto sul fondo bagnato, le onde che alzano piano, ti piace quell’odore e colore di cenere che non è un fuoco spento, non è rovina, ma è una proprietà dell’acqua, è la cromatura d’una città sottomarina, ma senza i fronzoli dei coralli, è calma e bellezza, il segreto in un’ostrica. – Sei scema; ti dico all’orecchio, scrolli e ridi per togliermi la parola, il mento sulle mani, una freschezza sulla pelle. Resteresti a guardare la pioggia per ore, ne sei capace, poi fai una doccia, metti l’accappatoio, l’asciugamano attorno alla testa, e se piove ancora ti rimetti a guardala, incantata, che donna particolare che sei! – Chiudiamo?  E’ un lago qua per terra, attenta ai piedi. La chiudiamo per metà, la tua parte rimane aperta, allora io mi sposto dietro di te, ti abbraccio e poggio il mento sulla spalla, e sei contenta se me ne sto zitto e guardiamo la pioggia, le persone che corrono nelle portiere in macchina, gli ombrelli infelici, pensavano se ne riparlasse tra mesi.  Ma è possibile che non hai niente da fare, da startene a guardare la pioggia?  - È un acquazzone, una cosa passeggera; mi piace starti avvolto contro, mi piace accarezzarti le braccia, il corpo, mi piace amarti senza fare l’amore, mentre guardi la pioggia e dici che ti piace guardarla, che non ti stancheresti mai, che è una cosa stupida e che non c’è niente di male, nelle cose stupide. Mi viene male alla schiena, mi formicolano le gambe. Chiudo la finestra, prendo uno straccio dalla cucina e asciugo il pavimento, rimango a guardare mentre piove, ma se non ci sei tu a guardare la pioggia mi diventa oltre che stupida, mi diventa inutile e insulsa, e non la guardo più.

21 commenti:

  1. Prima della malattia che l'avrebbe portata alla morte, risultata da analisi del sangue fatte appena tornati a Pescara, un'estate, io e Bruna abbiamo trascorso un mese a Gardone Riviera. L'albergo era un vecchio castello adattato all'ospitalità. Il giorno a Gardone fa molto caldo, ma la sera, sulla terrazza si può mangiare anche un coregone, e devi indossare maglia e giacca. Nei tavoli solo qualche candela e tante ombre. Ho visitato anche Desenzano, Salò e Limone su Garda. C'è sempre l'attesa della pioggia scrosciante, che arriva e se ne va altera e strafottente. Ma lei non voleva uscire con l'ombrello e di pioggia ne abbiamo presa tanta. Ora anche io lascio l'ombrello a casa anche se c'è minaccia di pioggia.
    Appena abbandoni la padania sei abbracciato dal verde degli uliveti e dal giallo dei limoni e l'impressione è di essere in un posto che somiglia al paradiso terrestre.

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  2. Questa è vera poesia, questo è l'amore sempre e comunque, lei ti ringrazia e ti è accanto.
    sinforosa

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    1. Sono giorni difficili per me. Ho tanti affetti ma il cuore riuscivo a aprirlo solo con lei, anche senza parlare, con uno sguardo. Sapeva che stava morendo e in un cassetto nascosto ha scritto una lettera per me. Non posso fare a meno di rileggerla. ha scritto parole segrete d'amore verso di me che non potevo nemmeno immaginare.
      Ciao Sinforosa.

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    2. Ciao Gus, ogni volta che pubblichi questo ricordo della tua meta' del cielo, non posso non scriverti e dirti quanto ti sono vicina in questo momento...
      Ogni volta mi commuovi e ogni volta mi porta in mente, che anche per me le "festività" mi portano tanti ricordi dolorosi...
      Ma credo che loro con il loro amore sono sempre vicini a noi, e per quello che ci hanno donato ne saremmo sempre infinitamente grati.
      Ogni pezzo di noi e' riflesso nello sguardo dei tuoi figli e di mio figlio, e' il loro dono che sempre sarà perpetuato nei tempi anche lontanissimi.
      Ti abbraccio caro Gus, ti leggo sempre, come leggo tutti voi...anche se mi sono un po' allontanata dalla mia casetta virtuale.
      Ma so che tu mi comprendi e so che tu sai che se mi allontano i motivi ci sono...
      Un bacio.

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    3. Bacio Fiorella.
      L'albero di Natale con le luci spente, mio figlio negli States, Lisa chiama per gli attacchi di panico. Passerà.
      Riguardati. Tu sei un punto di riferimento.

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    4. Posso solo pensare ad immaginare cosa provi appena lontanamente e sento un dolore infinito. Mi spiace. Aggiungo solo che le tue parole sono qualcosa di straziante e dolcissimo.

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    5. Grazie Daniele.
      Un complimento da parte di un poeta è molto gradito.
      Ciao.

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  3. Non posso fare altro che abbracciarti forte forte (anche se solo virtualmente) e dirti che ti sono vicina. Le incomprensioni passate tra di noi non hanno scalfito in alcun modo la stima che avevo, che ho e che avrò per te. Conserva la lettera e rileggila all'infinito perchè, credimi, ti terrà tanto compagnia anche se Lei è lassù. Il suo spirito è accanto a te, Non dubitarlo mai. Baciobacio caro amico

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  4. Gus, bello...ti abbraccio.

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  5. Larissa non comprendo il significato dei cambiamenti della password. Se riguarda il cellulare non ho nessuna preparazione su questo strumento. Il tuo blog l'ho visto quando lo hai aperto tu erroneamente e poi mai più. Non so nemmeno cosa vuoi sapere da me.

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  6. Lorenzo è molto preparato nella materia. Prova a scrivergli per scoprire l'arcano,
    Ma tu perché cambi la password continuamente.?

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  7. La procedura più semplice per creare un blog mi sembra questa:

    https://www.blogger.com/about/?hl=it

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  8. Sono molto commossa da questo post. Lo sono fin dentro le viscere, non so spiegarti meglio.
    Penso che questo tipo di vicinanza, di amore...sia qualcosa di assolutamente meraviglioso, da proteggere con le unghie e con i denti, sempre. Penso che sia incantevole vedere parti del mondo che a noi sembrano banali con gli occhi di qualcuno che le intende in tutt'altro modo. E non c'è niente di stupido, è vero. Non c'è nulla di stupido nell'apprezzare certi piccoli grandi spettacoli.
    La perdita che hai subito è dolore puro, lo si avverte anche da qui. Permettimi di inviarti un abbraccio. E guardala la pioggia, anche da solo, sarà comunque un modo per starle ancora vicino.

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    1. Grazie Dama. Mi sono innamorato anche della pioggia.
      Il dolore viene a momenti, poi ho un'altra consolazione.
      In breve, Bruna era in trattamenti dialitico causa l'atrofia dei reni. Succede che tu mangi e pesi due chili di più. Non urinando ci vuole una macchina che toglie l'acqua dal sangue, a giorni alterni e per quattro ore.
      Ci cono altre complicazioni. Vista, arteriopatie e cuore. Bruna si stancava per andare da una stanza all'altra. Ultimamente in una gamba non circolava più il sangue e dovevano amputarla. Una sofferenza che ha schiantato. La notte che precedeva l'intervento di amputazione è morta tra le mie braccia per arresto cardiaco. Un angelo di donna.
      C'è un'invocazione ne Rosario: "Porta in cielo tutte le anime specialmente le più bisognose della tua misericordia".
      Io ho inteso come una Grazia la morte di bruna. Una Grazia a lei per finirla con una sofferenza fisica e psichica insopportabile. Solo per questo atto di fede non sono morto di dolore.

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    2. Si può morire di dolore anche nell'anima ma spero con tutto il cuore che non sia questo il tuo caso.
      Mi spiace tanto per tutte le sofferenze che avete dovuto subire. Infinitamente.

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    3. L'esperienza della vedovanza mi ha migliorato molto e i miei figli mi vogliono bene il doppio di prima per le scelte che ho fatto.
      Tutto si mantiene forte solo con la fede.

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    4. Mai tradita mia moglie. Il mio difetto era l'egoismo. L'esperienza dialisi attraverso la sua sofferenza che diventava anche la mia ha allargato l'area della mia coscienza. L'abbraccio della vedovanza mi ha ulteriormente reso forte. I miei figli hanno apprezzato la mia scelta e hanno visto in me una persona cui appoggiarsi per ogni evenienza della vita. Il padre è una figura importante.

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  9. Grande August! Sai parlandone e condividendo, il dolore diventa più sopportabile, lei da lassù ti comprenderà ancor di più, e sorriderà con tenerezza. Mi piace pensare che coloro che abbiamo amato e che ci hanno amato, sono sempre presenti accanto a noi.
    I vostri figli sono il dono più importante che vi siete fatti.
    Un abbraccio.
    Dani

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    1. Grazie Dani.
      Non mi pronuncio del percorso di un'anima.
      Il mio rapporto spirituale con lei è un'intimità.
      Abbraccio.

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